Presso lo Showroom della Fonderia Del Giudice, in piazza Matteotti 5 a Greve in Chianti, fino al 30 luglio potrete “gustarci” la mostra “Roots” (radici), una personale di Boris Stampfli.

“Siamo entusiasti di presentarvi la straordinaria mostra “Roots” – ci dice Sarah Del Giudice – In questa esposizione, potrete ammirare una bellissima collezione di sculture in bronzo e resina dell’artista Boris Stampfli, che raccontano la sua storia e la sua visione artistica in modo unico e affascinante”.

“Boris lo abbiamo conosciuto per la prima volta durante una mostra a Gaiole in Chianti – spiega – poi dopo qualche anno è venuto in Fonderia per fare un suo lavoro, Il Tagliato, ne abbiamo fatti vari e di diverse dimensioni”.

“Abbiamo potuto così conoscere l’artista e la persona – prosegue Sarah – Siamo diventati amici, è impossibile non avere una bella empatia con Boris. E’ tecnicamente molto bravo, si prepara molto, prima di fare un opera ed il suo ricco bagaglio di esperienze, aiuta a dare significati profondi ad ogni sua opera”.

“Sono nato in Svizzera, alla separazione dei miei genitori mi sono trasferito in Italia, dove ho vissuto fin ora – prende la parola Boris – Ho fatto un’esperienza scolastica di Scenotecnica, una sezione dell’Istituto d’Arte che insieme alla visita del Museo di Madame Tussauds ha dato il via ad una grandissima mia passione, creare maschere in stile fantasy e fantascienza per il cinema e la televisione”.

“Travolto da mille passioni – ricorda – sono arrivato al Festival Grevigiano dove facevo le imitazioni di Michael Jackson, in particolare la canzone “Thriller”, con balli e scenografia. In platea c’era il cantautore Riccardo Del Turco, che mi introdusse in un mondo che non avevo mai frequentato”.

“Da quel giorno iniziò una fase della mia vita – racconta – fatta di musica, canto e televisione, dove lasciai stare la parte realizzativa delle maschere e delle scenografie, per dedicarmi alla canzone. Questo mi ha portato a partecipare al Festiva di Sanremo nel 1999, nella sezione giovani, e poi ad anni dove ho girato l’Italia con Natalia Estrada e partecipato a trasmissioni come Uno Mattina ed Help, con Red Ronnie“.

“Poi la vita mi ha portato a riappropriarmi della mia manualità e fare sculture – dice – la prima opera importante che ho fatto è stata Il Tagliato, una statua in bronzo, fatta per l’omonima azienda agricola. Questo lavoro e mi ha dato visibilità e la possibilità di investire tempo e denaro, per creare altre mie opere e dare sfogo ai miei sentimenti”.

 

Il Tagliato, come altre mie opere, rappresentano molto la mia anima, il mio pensiero, il mio sentirmi – spiega – Il fatto che molte si sviluppino con delle radici, o con un legame molto forte alla natura, racconta la necessità (che tutti noi abbiamo) di ricollegarci all’ambiente che ci circonda. E al fatto che dopo un lungo cercare, ho trovato le mie radici, un luogo che sento davvero casa mia”.

“Alla Fonderia del Giudice devo dire davvero grazie – conclude Boris – rappresentano una realtà importantissima territoriale (e non solo), dove artisti di ogni caratura possibile, si sentono sempre a proprio agio ed in totale sintonia. Da quando li conosco e frequento la Fonderia, mi hanno insegnato tantissimo, riescono sempre a farmi sentire come a casa ed artisticamente parlando, riescono sempre a ricreare quello che vorremmo vedere nelle nostre opere”:

“Venite a trovarci – conclude Sarah – il nostro showroom è a vostra disposizione, per questa bellissima mostra e tante altre sorprese… per tutta l’estate”.

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