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Come sempre Dario Cecchini, il macellaio panzanese, è… spiazzante. Ed eccolo allora, lo vedete e sentite nel video, raccontare il “suo” Peposo alla Fornacina.

Quello di Messer Filippo Brunelleschi, come lo definisce lui, con la polpa di cinghiale al posto del muscolo di manzo (“come fanno all’Impruneta”).

Cecchini che, con il nostro Gazzettino del Chianti, è stato più volte presidente di giuria proprio al Peposo Day di Impruneta.

Dove i cuochi e le cuoche dei quattro rioni del paese (Sante Marie, Sant’Antonio, Pallò, Fornaci) si sfidano secondo la ricetta originale.

Dario Cecchini al Peposo Day di Impruneta

Quella, per intendersi, senza pomodoro ad esempio (portato in Italia dopo il 1492, ovvero dopo la scoperta dell’America).

Al Peposo Day, Dario Cecchini si è sempre speso per spingere a rispettare al massimo la tradizione, le peculiarità di questo piatto.

E nella sua macelleria ne ha elaborata anche una versione… senza manzo. Ma con il cinghiale.

“Perché a quei tempi – dice Dario – le vacche servivano per lavorare, per mangiare c’era il cinghiale!”.

“Questo – dice Dario dalle cucine della sua macelleria a Panzano in Chianti – è il vero Peposo!”.

E dopo una notte di cottura, in forno e non sul fornello a gas, ecco il risultato.

Un Peposo succoso, che Cecchini gusta direttamente dalla pentola: chiamando a raccolta anche tutti… i cacciatori chiantigiani.

Perché sì, il Peposo si può fare anche con il cinghiale… .

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