L’Abbazia di San Michele Arcangelo, a Badia Passignano, nel comune di Barberino Tavarnelle, è uno ricco di tesori da preservare.
Qualcuno già recuperato nel recente passato, come il “Cenacolo” di Domenico Ghirlandio nel refettorio, qualcuno ancora da riportare all’antico splendore.
E’ il caso del ciclo di affreschi di Filippo di Antonio Filippelli, che racconta la vita di San Benedetto, situato nel chiostro superiore.
Un’opera che sta godendo del restauro grazie al sostegno ricevuto dal Comitato United by Art, in gruppo di mecenati che con il loro finanziamento hanno consentito di recuperare i primi tre riquadri.
“La nostra volontà è quella di riportare agli antichi splendori tutti e trenta i riquadri che compongono il ciclo di affreschi rinascimentali, il più completo al mondo dedicato a San Benedetto – spiega la presidente Elisabetta Bertol – al momento il supporto di dieci donatori che ringrazio ancora ci ha permesso di salvare dai segni del tempo tre scene dell’opera rinascimentale che ripercorre e ricostruisce la vita religiosa e spirituale del Santo”.
Per completare il recupero dell’intero ciclo servono circa 900mila euro di cui un terzo già raccolti dal Comitato.
Tra i mecenati che si sono fatti avanti in questa prima fase anche il Marchese Piero Antinori, presidente onorario del comitato United by art.
“E’ doveroso – commenta il presidente onorario – da parte di tutti coloro che vogliono bene a Badia a Passignano dare un contributo per portare avanti e completare l’intervento. Raccoglieremo un numero sempre maggiore di adesioni anche perché adottare un riquadro potrà rappresentare un’occasione di promozione da parte delle aziende interessate a legarsi al progetto”.
Una storia millenaria quella dell’Abbazia, uno dei luoghi più importanti della storia della congregazione vallombrosana, che dal 1986 ne è tornata completamente in possesso. Un monastero che per essere preservato ha però bisogno del sostegno dei privati.
Badia a Passignano rappresenta inoltre un unicum per il Comune di Barberino Tavarnelle, che con gli strumenti a sua disposizione è vicino al recupero dei tesori dell’abbazia.
Il Comitato invita cittadini e imprenditori, istituzioni pubbliche e private a contribuire anche con piccole donazioni l’intervento di restauro che si propone di salvare uno dei gioielli rinascimentali più importanti al mondo.
I soggetti partecipanti che provvederanno all’adozione, che poi sarà attestata e arricchita da un’apposita targa, potranno usufruire del beneficio fiscale dell’Art Bonus regionale, che permette una detrazione effettiva pari al 40% sulla donazione e ciò costituisce indubbiamente un ulteriore incentivo alla partecipazione.
Chi fosse interessato può effettuare le donazioni considerando le seguenti coordinate: United by art IBAN IT24V0100502800000000015474 BIC/SWIFT BNLIITRRXXX.
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