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Con crema pasticcera e crema al cioccolato manca del colore… ci starebbe bene un bel rosso acceso, un rosso cremisi. Che significa? Ma è il rosso della cocciniglia.

Ma partiamo con ordine: siamo a Firenze nel 1612, anno della fondazione ufficiale della Officina Profumo-Farmaceutica di Santa Maria Novella.

In questo luogo magico si aggirano frati domenicani che, utilizzando spezie ed alcol, cercano di creare rimedi per le sofferenze dell’epoca.

È qui che nasce l’Alchermes o Alkermes. In realtà un liquore realizzato con spezie e dei piccoli insetti che, essiccati e poi macinati, donano un bel colore rosso brillante: esisteva già tra gli arabi che chiamano appunto tali insetti “al-qirmiz”, poi l’usanza è passata per gli spagnoli, fino a noi.

Ma cosè l’Alchermes? È la soluzione di cocciniglia (piccole coccinelle utilizzate già dai persiani come coloranti), alcol puro, zucchero, acqua, scorze di arancia, acqua di rose, cannella, chiodi di garofano, vaniglia, cardamomo, macis, fiori di anice e coriandolo.

Il tutto viene bollito e poi lasciato decantare, quindi filtrato e posto a riposare per almeno 6 mesi in botti di rovere. Il suo sapore è intenso e il profumo fortemente speziato. A me piace molto, lo trovo divertente ovviamente in piccole dosi.

Io l’Alchermes dell’officina di Santa Maria Novella lo mangio così: faccio fondere del cioccolato al 70%, quindi lo colo in stampi di silicone, capovolgo e lascio raffreddare questo strato sottile, quindi preparo una crema pasticcera con mezzo litro di latte, 4 tuorli e 100 gr di zucchero, quindi 40 gr di farina 00, quando pronta la divido in due e in metà aggiungo del cacao in polvere.

Quindi affetto il pan di spagna e lo taglio a piccoli quadretti, che vado a posizionare all’interno dell’involucro di cioccolato, bagno quindi con l’Alchermes, metto la crema pasticcera e quindi un nuovo strato di pan di spagna, che provvederò nuovamente a bagnare. Quindi la crema al cioccolato e chiudo con del pan di spagna bagnato ancora una volta.

Lascio rapprendere in frigo per almeno un’ora, estraggo dal silicone e sformo la mia zuppa inglese in crosta di cioccolato.

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