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Il Comune di Gaiole in Chianti aderisce al distretto agroalimentare della Toscana del sud. Il consiglio comunale ha approvato la manifestazione d’interesse che la Regione Toscana ha chiesto ai soggetti pubblici e privati di far pervenire agli uffici regionali entro il 16 ottobre. Sul piatto il Ministero mette 50milioni di euro.

“Stare dentro il distretto della Toscana del sud – commenta il sindaco Michele Pescini – per Gaiole in Chianti è una grande occasione che consente alle aziende, insieme agli Enti pubblici di pensare concretamente ai temi della diversificazione e dell’innovazione in campo agricolo, per rilanciare e programmare un nuovo sviluppo, facendo leva sulla importante disponibilità economica messa a disposizione da Regione e Ministero. Possiamo valorizzare le eccellenze agroalimentari e diversificare rispetto al vino, rilanciando altri settori che hanno minore margine ma tante potenzialità”.

Michele Pescini

“Il Ministero – rimarca il sindaco – con i contratti di filiera e di distretto agevolerà programmi per un ammontare complessivo di spese ammissibili fino a 50 milioni di euro. L’investimento minimo per singolo progetto non dovrà essere inferiore a 500mila euro. Si tratta di cifre davvero importanti che possono fare la differenza in termini di investimenti e di crescita per i prossimi anni. Il ruolo del Comune sarà quello di fare da testa di ponte con le imprese del territorio affinché colgano questa grande occasione”.

L’avviso della Regione è rivolto alle imprese localizzate nell’area sud della Toscana che fanno parte della filiera zootecnica, cerealicola, ortofrutticola e florovivaistica, olivicola, lattiero casearia e dell’aquacoltura.

La Regione raccoglierà le progettualità preliminari di un congruo numero di aziende, per arrivare alla sottoscrizione del contratto di distretto con il Ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali (Mipaaf).

Le agevolazioni concedibili dal Ministero saranno articolate nella forma di contributo in conto capitale e di finanziamento agevolato, tenuto conto della localizzazione, della tipologia di interventi e della dimensione dell’impresa.

“Il distretto della Toscana del sud è già realtà –  continua Michele Pescini – è il primo distretto della Toscana, formalmente riconosciuto dalla Regione e dal Ministero, che hanno individuato nei territori delle province di Siena, Grosseto e Arezzo, un’area omogenea”.

“Si tratta, adesso – conclude – di saper cogliere concretamente i benefici di questo riconoscimento, creando la rete delle imprese, e presentando progetti in grado di attrarre le risorse”.

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