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Diventare amministratore di condominio prima dell’entrata in vigore della legge n. 220/2012 non richiedeva nessun requisito particolare. Le uniche caratteristiche richieste per una figura del genere erano onorabilità e professionalità in accordo all’art. 71-bis delle disposizioni di attuazione del codice civile, primo comma.

Attualmente, invece, è necessario avere una giusta formazione, ottenuta tramite dei veri e propri corsi ad hoc, e una serie di requisiti importanti. Quello che si deve inoltre tenere ben presente è il fatto che fare l’amministratore di condominio non è un’attività extra da svolgere nel proprio tempo libero, ma è una vera e propria professione. Pertanto, un aspirante amministratore di condominio ha bisogno di aprire una partita IVA dedicata e sebbene fare questo passo possa sembrare complesso o scoraggiante, per aprirla ormai è possibile rivolgersi anche a servizi di consulenza fiscale online, come ad esempio quello Fiscozen, che offre una soluzione low cost a 299 euro + IVA annui per il regime forfettario.

Diventare amministratore di condominio: i requisiti

Vediamo adesso quali sono i requisiti da possedere per diventare amministratore di condominio:

  • Bisogna essere nel godimento dei diritti civili.
  • La fedina penale deve essere pulita, non devono esserci infatti condanne per delitti contro la pubblica amministrazione, la giustizia, la fede pubblica e qualsiasi altro delitto colposo per il quale sarebbero previsti da due a cinque anni di reclusione.
  • Non bisogna essere sottoposti a misure di prevenzione definitive, a meno che non ci sia stata una riabilitazione.
  • Non bisogna essere inabilitati o interdetti.
  • Non bisogna essere iscritti al registro dei protesti cambiari.

Diventare amministratore di condominio: la formazione

Per diventare amministratore di condominio al giorno d’oggi bisogna necessariamente possedere un diploma di scuola secondaria di secondo grado. A ciò bisogna aggiungere un corso di formazione iniziale della durata di 72 ore, al quale vanno poi aggiunti corsi di aggiornamento fino al raggiungimento di un totale di 15 crediti formativi.

Alla fine di questi corsi, che possono anche essere seguiti per via telematica, bisogna sostenere un esame, il cui superamento viene accertato da un responsabile scientifico. Per quanto riguarda i corsi di aggiornamento summenzionati, la loro durata minima è di 15 ore e vanno seguiti entro l’8 ottobre di ogni anno, altrimenti si rischia la perdita del mandato.

Cosa fa un amministratore di condominio?

Il lavoro svolto dall’amministratore di condominio è appunto l’amministrazione dei beni e dei servizi comuni dei condomini. Ha funzioni esecutive rispetto alle decisioni che vengono prese all’assemblea condominiale ed è anche il rappresentante legale del condominio.

È chiaro quindi che si tratta di una figura che deve avere una certa affidabilità e professionalità. La gestione fiscale di questa professione va quindi affidata in mani esperte, come ad esempio alla già citata piattaforma di consulenza fiscale online di Fiscozen che offre a professionisti e imprese individuali un servizio all inclusive capace di semplificare le cose soprattutto a chi è alle prime armi con le questioni fiscali e burocratiche.