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A Barberino Val d’Elsa, nella terra delle rievocazioni medievali, ispirate alle origini dell’antica fortificazione e dei borghi della Valdelsa, è la stessa comunità a costruire un progetto culturale e sociale incentrato sul talento artigianale.

Ne è convinta Anna Brancaccio dell’Associazione Happy Days Onlus che, al fianco di un gruppo di cittadine e cittadini, volontari appassionati e dotati di abilità sartoriali, ha messo in piedi un laboratorio artigianale per la realizzazione di abiti e accessori storici.

Anna Brancaccio

Si chiama “Sartor Antiqua” e da oggi, aprendo i battenti in via Becattelli a Barberino, inizia il suo viaggio nella storia dell’indumento simbolo della quotidianità sociale, in collaborazione con l’Unione comunale del Chianti fiorentino.

Si tratta di un laboratorio, aperto tutto l’anno, in cui lo staff riunendosi la domenica pomeriggio per effettuare ricerche, approfondimenti e cucire, offrirà un’importante occasione di incontro, scambio di idee e socializzazione.

L’atelier “Sartor Antiqua”, messo in piedi dal volontariato della comunità di Barberino, realizzerà abiti con i tessuti più diversi, nel rispetto delle tradizioni del tempo.

Le epoche contemplate dalla ricerca e dal lavoro sartoriale spaziano dal Medioevo al diciannovesimo secolo con una particolare attenzione all’abito storico e vintage, disponibile per allestimenti scenici e teatrali.

“Questa passione nasce nel 2009 – spiega Anna Brancaccio – per un’iniziativa promossa dall’associazione Happy Days che ha potuto contare sulla partecipazione di amici e sarte di Vico, Barberino e Tavarnelle e della contrada del Leone di San Casciano, ad oggi la nostra sartoria conta un centinaio di abiti per la vestizione di popolani, religiosi, mercanti, nobili e armati, nonché numerosi accessori tra cui gambali, copricapi, mantelli, scarselli”.

Fanno parte del gruppo dei sarti volontari Anna Brancaccio, Lucia Cavuoti, Cinzia Busnelli, Andrea Grazzi.

“L’intento del laboratorio – conclude Anna Brancaccio – è quello di mettere radici nel territorio non solo come un laboratorio finalizzato alla realizzazione degli abiti del corteo per la festa medievale Memoriae et Historiae de Semifonte ma come progetto di ampio respiro culturale, teso a coinvolgere e a rendere partecipi la comunità su un percorso da condividere e sviluppare insieme, con le idee, le energie e le competenze di ciascuno”.

L’associazione si avvarrà della collaborazione della Compagnia delle Terre d’Elsa.

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