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Anche il settore enologico si sposta in rete: un passaggio epocale per un comparto tradizionale del Made in Italy, una vera e propria eccellenza che da secoli porta il nome dell’Italia in giro per il mondo.

La filiera vitivinicola sta vivendo una sfida determinante per le sue sorti oltre che per quelle dell’intero paese: l’Italia è ai vertici mondiali per quanto riguarda la produzione di vino, ed è sul podio anche in riferimento all’esportazione.

Anche questo settore si trova ora a dover affrontare, come tanti altri, la sfida epocale legata al passaggio sul web.

Ed allora il vero scoglio da superare è quello legato alla delocalizzazione tecnologica, quindi al passaggio sulla rete di un comparto che vive ancora di dinamiche tradizionali, che tutto è fuorché virtuale.

Cosa si deve fare per venire incontro a questo cambiamento, per promuovere la propria azienda e i propri prodotti sul web?

E una volta identificato lo strumento, cosa si dovrebbe fare per migliorare la propria comunicazione digitale?

Partiamo dal sito vetrina, più che mai un biglietto da visita 2.0: è importante che questo rispecchi le caratteristiche della azienda in questione, che sia aggiornato e riesca a raggiungere una buona visibilità sui motori di ricerca per acquisire nuovi clienti.

L’importanza del sito web

Il consiglio, per la realizzazione del proprio sito web, è evitare il fai da te, a meno che non sia professionisti del settore, e rivolgersi a realtà specializzate.

In caso contrario i rischi sono di sviluppare un sito, magari anche gradevole dal punto di vista estetico, ma che fatichi a raggiungere le posizioni migliori sui motori di ricerca. Il che oggi si traduce in un drastico crollo dei potenziali contatti.

Molti provider di servizi web offrono oggi servizi di realizzazione di siti professionali da parte di esperti del settore: è il caso di IONOS, che da un primo colloquio telefonico procede con la creazione della bozza del sito fino alla sua pubblicazione.

Scegliendo di affidarsi a professionisti del settore si potrà contare su ottimizzazione del sito, una buona protezione dei dati e la possibilità di ricevere costante assistenza da parte di un esperto. Verrà risparmiato inoltre molto tempo, da investire nella propria attività primaria: produrre ottimo vino.

Un sito può non essere una semplice vetrina ma diventare un negozio a tutti gli effetti: si parla in quel caso di e-commerce o marketplace, due soluzioni diverse ma entrambe efficaci.

Progetti di questo genere richiedono molto più lavoro, sostanzialmente è quasi come gestire un negozio a tutti gli effetti: il settore dei vini sta iniziando a vedere la comparsa di negozi virtuali, siti specifici all’interno dei quali ci si può collegare per acquistare il proprio prodotto.

Ovviamente il comparto è particolare, chi acquista prodotti enologici o alimentari, solitamente, vuole tastare prima, assaporare, sentire con l’olfatto, vivere un’esperienza diretta.

Sul web ciò non è possibile, tuttavia il mercato del vino online sta offrendo soluzioni importanti a chi vuole acquistare bottiglie che già conosce, sfruttando magari prezzi vantaggiosi presenti in rete e facoltà di acquisto, dato che non dovrà neanche uscire di casa; e a chi invece vuole sperimentare prodotti di cantine uniche, magari biologiche, che non si trovano nei negozi comuni e situate in una regione di Italia lontana.

Il mondo dei social

Per riprendere il discorso della promozione in rete di una realtà di questo genere, c’è poi il discorso relativo all’universo social, ormai imprescindibile.

In tempi di pandemia, il traffico di utenza sui vari social network è ulteriormente aumentato, da Instagram a Facebook: gli intenti di acquisto si sono spostati in buona parte lì, al punto che sono nati i cosiddetti influencer, persone con un certo credito (e seguito) su un canale, il cui lavoro è promuovere un brand, un prodotto o un servizio attraverso la propria visibilità social e la propria capacità di coinvolgimento sul web.

Anche il settore enologico ha cominciato a promuoversi attraverso il cosiddetto influencer marketing: soprattutto in tempo di pandemia, gli acquisti di vini online sono notevolmente aumentati, anche grazie all’utilizzo di queste nuove tecniche di promozione digitale.

Anche per il settore enologico è infatti diventato fondamentale avere una buona presenza social: le aziende che operano in questo segmento non possono prescindere dal curare la comunicazione digitale attraverso pagine aziendali, dalle quali informare su novità e promozioni e creare quindi una vera e propria community, che può trasformarsi in un rilevante bacino di clientela.

A questo va poi aggiunto l’elemento magico, far sognare i propri follower proponendo post che siano un tuffo dentro ad un’esperienza di sapore.

E nel mondo dei vini, se si ha un po’ di fantasia, non c’è che l’imbarazzo della scelta.

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