Il teatro è vita, è esperienza vissuta e condivisa con i più grandi protagonisti della scena italiana, con le compagnie residenti, le associazioni, i cittadini, gli abbonati che ogni anno crescono nel numero raggiungendo dati record.

Volti ed espressioni di un teatro in cui le realtà artistiche e le compagnie residenti Arca Azzurra Teatro e Teatro Danza Xe lavorano, producono e mettono in scena i propri lavori.

Il Teatro Niccolini, di proprietà del Comune di San Casciano, gestito dall’associazione Arca Azzurra, è una fucina di idee che promuove e genera creatività, espressa e interpretata attraverso le mille sfumature della cultura, dell’arte e della formazione.

Per la ventisettesima edizione il sipario torna ad alzarsi sul palcoscenico chiantigiano, frutto di un impegno e di una passione che da anni vede collaborare il Comune di San Casciano, promotore e sostenitore del teatro dal 1996, e la Fondazione Toscana Spettacolo onlus, riconosciuta dal Ministero della Cultura come primo Circuito Multidisciplinare in Italia per il 2023.

Anche quest’anno la stagione, che si preannuncia più ricca ed eterogenea che mai, testimonia il forte radicamento del linguaggio teatrale nel territorio, accompagnata dalla storia e dalla letteratura.

Una tradizione che viene da lontano, prende le mosse dal letterato, nonché padre della scienza politica moderna, Niccolò Machiavelli (1469-1527), che tra le colline di Sant’Andrea in Percussina, borgo della campagna sancascianese, compose il suo capolavoro, il “De Principatibus” (1513), e viaggia nel tempo fino al drammaturgo del diciannovesimo secolo Antonio Morrocchesi (1768-1838), che dà nome ad uno specifico premio introdotto dal Comune e dedicato alla carriera di grandi artisti italiani.

Il Niccolini, teatro storico e spazio architettonico di pregio, attivo e aperto dalla metà dell’Ottocento, rinnova il suo antico sogno di attrarre e promuovere risorse e produzioni culturali.

Un obiettivo che si staglia a distanza di decenni, a seguito dell’intervento di recupero e restyling avvenuto nel 1996, per continuare ad incantare con la drammaturgia di qualità, l’alternanza dei generi e dei linguaggi espressivi spaziando dalla prosa alla danza e alla musica.

Una sfida che avvince e vince, come attesta il dato sorprendente e inedito, raggiunto lo scorso anno relativo al numero degli abbonamenti sottoscritti, oltre 185, dato superiore alla metà dei posti disponibili.

Una sfida che punta alla valenza sociale del teatro, una scommessa sull’equilibrio tra tradizione e innovazione e un investimento per il futuro delle arti sul rafforzamento dell’identità del Niccolini e della sua importante funzione di teatro pubblico.

Il Niccolini, laboratorio culturale e punto di incontro

Il Teatro Niccolini rinasce ancora una colta con la vocazione di spazio drammaturgico aperto alla curiosità, alla vita, alla creatività, alle sensazioni.

Caratterizzato dalla presenza di 300 posti, un ricco percorso storico ed una posizione strategica, a metà strada tra Firenze e Siena, il Niccolini continua a proporsi, ad affermarsi come laboratorio culturale e punto di incontro, luogo che non solo ama parlare il linguaggio contemporaneo nelle parole e nelle modalità espressive, ma accoglie le diverse proposte e richieste culturali miscelando generi ed eventi sullo sfondo di un’eco che da sempre evoca la tradizione.

Una nuova stagione teatrale con grandi nomi del panorama artistico nazionale, titoli di prosa, danza, musica e tanti eventi legati al territorio.

Il successo di un teatro di produzione: passione e sinergie tra le compagnie

Terreno di forza e vitalità, il Niccolini mira a dialogare con il proprio territorio. Anche quest’anno a dare impulso vitale è una stagione di eventi di qualità confezionata da una sinergia di forze.

Significativa è la presenza e la collaborazione delle compagnie residenti, Arca Azzurra Teatro, Compagnia e Teatro-Danza Xe che hanno dato ed infondono linfa alle molteplici forme espressive che si coltivano in seno alla struttura, contribuendo a fare della formazione e della didattica artistica un tratto distintivo della realtà Niccolini. Fondamentale anche l’impegno di ChiantiBanca, soggetto che con il suo rinnovato sostegno al teatro offre un significativo contributo alla crescita culturale del territorio.

Un lavoro di squadra che include “Arca Azzurra”, l’associazione culturale che per conto del Comune svolge attività di segreteria organizzativa e coordinamento tecnico all’interno del Teatro Niccolini.

La stagione teatrale 2023-2024

Molte prime nazionali – con i debutti delle compagnie residenti di teatro e danza – in un cartellone costellato da grandi nomi della drammaturgia contemporanea.

Il cartellone 2023-2024 del Teatro Niccolini di San Casciano si prepara a una stagione di alto livello artistico.

Riletture di classici della letteratura e del teatro, nuova drammaturgia, proposte delle compagnie residenti, teatro sociale, eventi speciali e rassegne.

Il teatro sancascianese si conferma uno spazio aperto a tutti. La stagione di prosa, programmata da Fondazione Toscana Spettacolo onlus, presenta dieci spettacoli che spaziano dalla rilettura dei classici alle proposte legate alla nuova drammaturgia, passando per la musica.

Un ventaglio di proposte portate in scena da compagnie di rilievo nazionale, in cui un ruolo significativo è assunto dalle realtà toscane residenti nel territorio tra cui Arca Azzurra e Compagnia Teatro Danza Xe.

“L’invito che insieme e grazie alla stretta collaborazione con Fondazione Toscana Spettacolo rivolgiamo agli spettatori – dichiara il sindaco di San Casciano Roberto Ciappi – è quello di lanciarsi in una nuova avventura che fa della cultura teatrale una fabbrica delle emozioni da vivere all’interno di uno spazio prestigioso, ricco di storia, come la sala del Niccolini che produce spettacolo dal diciannovesimo secolo”.

“Il nostro teatro riapre i battenti con una stagione vivace, ricca di proposte di qualità – rilancia – Un cartellone che prosegue nel solco della tradizione senza rinunciare al piacere di esprimersi attraverso i linguaggi della contemporaneità. Dieci i titoli che spaziano dalla danza alla sperimentazione teatrale, passando per gli spettacoli comici, i lavori di forte impegno civile e ispirati ai capolavori del teatro classico”.

“Una miscela ed una formula originale che, edizione dopo edizione, si è consolidata nel tempo riscontrando un livello sempre più alto di gradimento – commenta l’assessore alla cultura Maura Masini – quest’anno il palinsesto spicca per la qualità e la presenza di grandi interpreti, artisti toscani che presentano i loro lavori in prima nazionale nei generi più diversi legati alla prosa e al teatro danza”.

“Altro aspetto artistico su cui accendiamo i riflettori è la musica – tiene a dire – con la creazione di una stagione concertistica costituita da sei eventi in programma dal 19 novembre 2023 al 21 gennaio 2024 e gli spettacoli fuori abbonamento in programma nella prossima primavera. Se il teatro è uno specchio del nostro mondo, la stagione del Niccolini rappresenterà le diverse anime del nostro presente. Si potrà riflettere sui grandi temi di attualità, senza scordare il grande teatro di tradizione”.

Il programma nel dettaglio

  • Prima nazionale, mercoledì 1 e giovedì 2 novembre, ore 21

Alessandro Benvenuti FALSTAFF A WINDSOR

Liberamente tratto da “Le allegre comari” di Windsor di William Shakespeare, adattamento e regia di Ugo Chiti, con Giuliana Colzi, Andrea Costagli, Dimitri Frosali, Massimo Salvianti, Lucia Socci, Paolo Cioni, Paolo Ciotti, Elisa Proietti. Scene Sergio Mariotti; produzione Arca Azzurra.

Dopo i successi di “Nero Cardinale” e “L’avaro”, si rinnova la collaborazione tra Ugo Chiti, Alessandro Benvenuti e gli attori di Arca Azzurra per un lavoro dedicato a uno dei grandi personaggi scespiriani, Falstaff.

In questo adattamento l’eroe e antieroe “resuscita” a Windsor esprimendo, gigione e irridente, la natura del suo personaggio: un’arroganza aristocratica, con un sangue plebeo, popolaresco, che muta dalla rabbia al sarcasmo, ma rimane disarmante, quasi patetico, perché non conosce, o non sa, darsi le regole e la consapevolezza dell’età che “indossa”.

Questo Falstaff, per molti aspetti, resta fedele al testo originale delle Comari di Windsor, ne rispetta gli appuntamenti farseschi; si lascia beffare, esce avvilito e percosso dai travestimenti, sembra quasi masochisticamente rimpicciolito, anche se dietro queste mutazioni ribolle la rabbia del personaggio che sembra ancora pretendere il rispetto dovuto all’antico ruolo del cavaliere.

  • Sabato 18 novembre, ore 21

VIOLA E IL BARONEPaolo Hendel legge Calvino

Reading su testi di Italo Calvino a cura di Paolo Hendel e Marco Vicari
musiche eseguite dal vivo da Renato Cantini, tromba e Michele Staino, contrabbasso. Produzione Agidi

Lo scrittore e poeta argentino Luis Borges ha detto: “La letteratura è una delle forme della felicità. Chi non legge è masochista”.

Mettere in scena un reading di testi di Italo Calvino è un modo per condividere questa felicità.

La straordinaria ironia che tocca punte di squisita comicità, la profondità e la poesia di cui sono pervase le pagine de Il barone rampante e Il cavaliere inesistente conquistano e coinvolgono in un sentimento collettivo che ne amplifica gli effetti.

Nel costruire questo reading sono stati scelti brani in cui si sente forte l’impronta della leggerezza cara a Calvino: “Nella vita tutto quello che scegliamo e apprezziamo come leggero non tarda a rivelare il proprio peso insostenibile. Forse solo la vivacità e la mobilità dell’intelligenza sfuggono a questa condanna” (cit. Lezioni americane).

  • Prima nazionale – sabato 2 dicembre, ore 21

LEI, di e con Alfonso Santagata

Da Fëdor Dostoevskij, produzione Compagnie Xe

Lei, il nuovo lavoro firmato da Alfonso Santagata, porta in scena un testo da Fëdor Dostoevskij in cui il protagonista, un usuraio sconvolto dopo il suicidio della giovane moglie, si abbandona a un soliloquio delirante.

Nella sua disordinata sconnessione si scaglia contro chiunque torni alla sua mente, cercando di ricostruire le cause della propria catastrofe.

Ex capitano cacciato dal suo reggimento con l’accusa di viltà, è stato un uomo avaro e vendicativo; chiuso nella sua gabbia di sistemi pretendeva che lei lo amasse, credesse in lui e lo seguisse, ma così non era.

Con Dostoevskij saltano tutte le logiche, le certezze crollano e la domanda che si innesca è: “chi è il carnefice dei due?” Perché comunque si tratta di due esseri umani, ma anche di una vittima e di un carnefice.

  • Venerdì 15 dicembre, ore 21

Ginevra Di Marco, Gaia NanniDONNE GUERRIERE

Da un’idea di Francesco Magnelli, drammaturgia Manuela Critelli, Gianfranco Pedullà. Musiche originali e drammaturgia musicale Ginevra Di Marco, Francesco Magnelli, Andrea Salvadori; direzione musicale Francesco Magnelli; regia Gianfranco Pedullà; luci Gianni Pollini, Marco Falai; suono Vladimir Jagodic; costumi Alessandrajane; foto di scena Alessandro Botticelli; produzione Teatro Popolare d’Arte

Uno spettacolo per rendere omaggio alle “donne guerriere” del nostro tempo, vere combattenti che con le loro scelte e la loro stessa vita sono diventate pagine autentiche e indelebili della nostra memoria.

Ginevra Di Marco e Gaia Nanni, in un racconto intimo e coinvolgente, danno vita a dialoghi, monologhi e canzoni inedite e della tradizione popolare, da cui è ancora importante attingere per l’affermazione, oggi più che mai necessaria, di una cultura alternativa a quella dominante.

Un racconto collettivo ironico e profondo costruito con parole e musiche dal vivo per ballare e trovarsi vicini. Perché “insieme” è il posto migliore che conosciamo.

  • Martedì 23 gennaio, ore 21

Vanessa ScaleraLA SORELLA MIGLIORE

Di Filippo Gili, regia Francesco Frangipane, produzione Argot. Produzioni/Pierfrancesco Pisani e Isabella Borettini per Infinito Teatro/Teatro delle Briciole-Solares Fondazione delle arti.

Come cambierebbe la vita di un uomo, anni prima colpevole di un gravissimo omicidio stradale, se venisse a sapere che la donna da lui investita e uccisa avrebbe avuto, nell’istante dell’incidente, solo tre mesi di vita?

Sarebbe riuscito a sopportare, con minor peso, gli anni del dolore e del lutto, gli stessi in cui vivono le persone legate alla donna uccisa?

E quanto sarebbe giusto offrire alla coscienza di un uomo, macchiatosi di una tale nefandezza, una scorciatoia verso la leggerezza, verso la diluizione di un tale peso?

Vanessa Scalera è la protagonista di questo intenso e appassionante dramma familiare dove l’amore si scontra e fa a botte con il senso di colpa e il rimorso, in un turbinio di sentimenti e riflessioni su ciò che è giusto e morale.

  • Venerdì 2 febbraio, ore 21

ANFITRIONE – regia e drammaturgia Teresa Ludovico

Con Michele Cipriani, Irene Grasso, Demi Licata, Alessandro Lussiana, Michele Schiano di Cola, Giovanni Serratore. Musiche M° Michele Jamil Marzella eseguite dal vivo da M° Francesco Ludovico; spazio scenico e luci Vincent Longuemare; coreografia Elisabetta Di Terlizzi; costumi Teresa Ludovico e Cristina Bari; cura della produzione Sabrina Cocco; collaborazione letteraria Lucia Pasetti; produzione Teatro Kismet-Teatri di Bari.

In Anfitrione il sommo Giove, dopo essersi trasformato nelle più svariate forme animali, vegetali, naturali, decide, per la prima volta, di camuffarsi da uomo assumendo le sembianze di Anfitrione per potersi accoppiare con sua moglie, la bella Alcmena. Giove-Anfitrione durante la notte d’amore racconta ad Alcmena gli episodi del viaggio di Anfitrione e durante il racconto il dio provò, per la prima volta, un’ilarità che poi si premurò di lasciare in dono agli uomini.

“Dopo Plauto in tanti hanno riscritto l’Anfitrione e ciascuno l’ha fatto cercando di ascoltare gli stimoli e le inquietudini del proprio tempo. Ho provato a farlo anch’io”: Teresa Ludovico.

  • Fuori abbonamento – venerdì 16 febbraio, ore 21

TOMORROW’S PARTIES – versione italiana

Uno spettacolo concepito e ideato da Forced Entertainment, interpreti Marco Cavalcoli, Caterina Simonelli / Deniz Ozdogan; regia Tim Etchells
scenografia Richard Lowdon: disegno luci Francis Stevenson; produzione esecutiva Ray Rennie, Jim Harrison; coordinamento artistico della versione italiana Robin Arthur e Roberto Castello.

Tomorrow’s Parties (2011) è una produzione di Forced Entertainment
commissionata da Belluard Bollwerk International Fribourg co prodotta da BIT Teatergarasjen Bergen, Internationale Sommerfestival Hamburg, Kaaitheater Brussels, Künstlerhaus Mousonturm Frankfurt, Theaterhaus Gessnerallee Zurich. Con il supporto di Stanley Thomas Johnson Foundation e Sheffield City Council.

Produzione esecutiva della versione italiana ALDES in collaborazione con Dialoghi – Residenze delle arti performative a Villa Manin 2022 – 2024 a cura del CSS Teatro stabile di innovazione del Friuli Venezia Giulia e con la collaborazione del Teatro del Giglio di Lucca.

Tomorrow’s Parties è uno sguardo giocoso, commovente e a tratti delirante verso il futuro.

In una scena incorniciata da un festone di lampadine colorate, questa performance, solo apparentemente minimale, si rivela presto come un fuoco d’artificio di lucida, disincantata e intima introspezione, in cui i due interpreti si divertono a inventare ipotesi più o memo paradossali: visioni utopiche e distopiche, scenari fantascientifici, incubi politici e fantasie assurde, dando forma ad un affresco sulle speranze e sulle paure di un’epoca.

A più di un decennio di distanza Aldes e Forced Entertainment hanno deciso di realizzare non una riedizione, ma una trasposizione fedele di questo lavoro, di grande leggerezza, ma al tempo stesso di grande spessore e attualità, con l’intento di rendere accessibile al pubblico italiano il raffinato dialogo che intercorre tra i personaggi.

  • Domenica 10 marzo, ore 21

Maddalena Crippa e Maximilian NisiUN SOGNO A ISTANBUL

Di Alberto Bassetti, liberamente tratto dal libro “La Cotogna di Istanbul” di Paolo Rumiz edito da Feltrinelli, con Mario Incudine e Adriano Giraldi; regia Alessio Pizzech; scene e costumi Andrea Stanisci; disegno luci Eva Bruno; musiche originali di Mario Incudine eseguite dal vivo; assistente alla regia Tommaso Garrè; produzione La Contrada Teatro Stabile di Trieste/Arca Azzurra.

Un sogno a Istanbul racconta di Max e Maša e del loro amore.

Maximilian von Altenberg, ingegnere austriaco, viene mandato a Sarajevo per un sopralluogo nell’inverno del ’97.

Un amico gli presenta la misteriosa Maša Dizdarević, “occhio tartaro e femori lunghi”, austera e selvaggia, splendida e inaccessibile, vedova e divorziata, due figlie che vivono lontane da lei. Scatta qualcosa.

Un’attrazione potente che però non ha il tempo di concretizzarsi.

Max torna in patria e, per quanto faccia, prima di ritrovarla passano tre anni. Sono i tre anni fatidici di cui parlava La gialla cotogna di Istanbul, la canzone d’amore che Maša gli ha cantato. Maša ora è malata, ma l’amore finalmente si accende.

Da lì in poi si leva un vento che muove le anime e i sensi, che strappa lacrime e sogni. Da lì in poi comincia un’avventura che porta Max nei luoghi magici di Maša, in un viaggio che è rito, scoperta e resurrezione.

Dal best seller di Paolo Rumiz, Alberto Bassetti trae un testo teatrale di grande forza e suggestione, “avvolgente come una storia narrata intorno al fuoco”.

  • Prima nazionale, sabato 23 marzo, ore 21

ARRIVAND O SULLE ALTURE DEL GOLAN – coreografia e regia Julie Ann Anzilotti

Con Marco Bandinelli, Emanuele Checcucci, Giulia Ciani, Damiano Forni, Filippo Gori, Francesca Lentucci, Manola Nunzia, Alessandra Passanisi, Luca Privitera, Federica Salvini, Timothy Ward-Booth. Scene Tiziana Draghi; costumi LoreJa Mugnai; produzione Compagnia Xe. In collaborazione con Comune San Casciano, Regione Toscana, Mic-Ministero della Cultura, Fondazione Toscana Spettacolo onlus

Lo spettacolo affronta i temi del viaggio, dello sconosciuto, della sorpresa, della quiete e del mistero.

Prosegue così il lavoro della Compagnia Xe con il progetto Personae, in un’ottica di crescita e consolidamento della qualità professionale raggiunta.

La compagnia porta avanti questo progetto di incontro tra teatrodanza e abilità differenti da oltre 23 anni, organizzando laboratori permanenti di teatrodanza, spettacoli, mostre, video e pubblicazioni, con lo scopo di valorizzare e integrare le potenzialità artistiche ed espressive di ciascun performer, disabile e non.

  • Fuori abbonamento – giovedì 4 aprile, ore 21

CLÉONE

Con Elisa Bagni, Marco Borgheresi, Aurélie Camil, Marine Haelterman, Samuel Osman, Céline Spicy, Fernando Zamora. Concezione e regia Patrick Duquesne, produzione Collettivo Libertalia/Arca Azzurra Teatro

Cléone è una strega, allo stesso tempo atemporale e contemporanea. Una schiava in fuga, latitante, marron, che mette in discussione con poesia, il caos del mondo.

Con lei, altri compagni scappati anche loro, affrontano insieme “la memoria degli stupri subiti”, ridono del patriarcato, ridicolizzano tutti i tipi di sfruttamenti.

Discutono spensieratamente delle lotte del passato e delle indignazioni attuali, dalla mano tagliata degli schiavi neri alle dita strappate dei “gilets jaunes”.

Nella loro folle corsa, si fanno “specchio delle nostre vite braccate” pur rifiutando il ruolo delle vittime. Ma chi sono queste donne e questi uomini che, come le streghe di una volta, sconvolgono l’ordine costituito, semplicemente rifiutando di accettare una certa normalità?

Cléone è una poesia teatralizzata e danzata, costruita partendo da un testo anonimo pubblicato all’indomani delle prime misure restrittive entrate in vigore durante la crisi sanitaria.

La storia di Cléone e dei suoi compagni è fatta di suoni, movimenti, canti, ritmi, che provano a prendere la via del lirismo e della poesia per rimettere al suo posto la “piccola” storia degli oppressi nella “grande” storia del mondo.

 

Stagione concertistica 2023-2024 (inizio spettacoli ore 17)

  • Domenica 19 novembre

Omaggio a Mozart – Harmonia Mundi Ensemble

Ingresso: intero euro 10, ridotto under 14 euro 5

  • Domenica 26 novembre

Concerto del Coro femminile del Maggio Musicale Fiorentino

Ingresso gratuito

  • Domenica 3 dicembre

Le più celebri colonne sonore dei film di Walt Disney – Quintetto dell’Orchestra da Camera Fiorentina

Ingresso: intero euro 10 – ridotto under 14 euro 5

  • Domenica 10 dicembre

Dal Fandango di Boccherini al Flamenco di Bizet

Ensemble orchestrale Omega. Danze di Manuela Rapi e Alessandro Ciardini

Ingresso: intero euro 10, ridotto under 14 euro 5

  • Domenica 17 dicembre

Concerto del Coro di Voci bianche dell’Accademia del Maggio Musicale Fiorentino

Ingresso gratuito

  • Domenica 21 gennaio

Gran galà operistico

Accademia musicale – Nuova Filarmonica “Amedeo Bassi”

Ingresso: intero euro 10, ridotto under 14 euro 5.

Info

Abbonamento 8 spettacoli: platea e palco centrale: intero € 95, ridotto € 80; palco laterale: intero € 65, ridotto € 55

Abbonamento under 30 tre titoli a scelta: palco laterale €15

Biglietti platea e palco centrale: intero € 16, ridotto € 14, ridotto per allievi corsi e laboratori € 12; palco laterale: intero 12, ridotto € 10, ridotto per allievi corsi e laboratori € 8

Biglietto futuro under 35 FTS in collaborazione con Unicoop Firenze € 8

Biglietto spettacoli fuori abbonamento (Speciale – nuovo pubblico) € 5

Biglietto ridotto punti Coop € 10

Riduzioni: “biglietto futuro” under 35, over 60, soci Coop, ARCI, ACLI, SDIAF, ChiantiBanca, allievi corsi e laboratori in residenza al Teatro Niccolini, possessori Carta dello spettatore FTS (solo per i biglietti)

Carta Studente della Toscana: biglietto ridotto € 8 studenti universitari
(il posto verrà assegnato, dietro presentazione della carta, in base alla disponibilità della pianta; si consiglia l’accesso in biglietteria almeno un’ora prima dell’inizio spettacolo)

Promozione biglietti Coop: per i soci Coop è attiva la promozione 1.000 punti mille emozioni. Info e adesioni presso i punti vendita Unicoop Firenze.

Per gli spettacoli “Fuori Abbonamento” il costo del biglietto e le relative riduzioni variano a seconda dell’evento.

Teatro Niccolini, ufficio segreteria: piazza della Repubblica 12. Lunedì, martedì e venerdì ore 9.30 – 13.30, giovedì ore 9.30 – 13.30 e 15-19
tel. 055 8256388teatroniccolini@gmail.com.

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