Un panino nella storia dei San Casciano diventa il simbolo… dell’estate sancascianese. 

In piazza della Repubblica (giardini del Piazzone), con gli ingredienti rigorosamente legati alla tradizione e il grembiule da chef pronto all’uso, è stato il sindaco Roberto Ciappi a compiere un tuffo nel passato, a rievocare il tempo della ricostruzione nell’immediato dopoguerra, quando la cultura del cibo era soprattutto semplicità, bisogno di riscatto, utilizzo degli avanzi. 

In quegli anni, caratterizzati da uno scenario di macerie ma anche da una rinascita, nacque la “Bomba”, il panino-cult della gastronomia sancascianese, una “scoletta” ripiena tonno, con i resti avanzati dal fondo della latta con cui si vendeva lo sfuso, pomodori pelati, cetriolini sott’aceto, olio, sale e pepe.

Era il pranzo di molti operai della Tipografia Stianti, che al suono della “lupa” (la sirena) delle officine in Borgo Sarchiani, sciamavano in via Machiavelli per gustarselo.

E’ proprio questa vecchia “ricetta” della cucina povera e del riuso ante litteram, sorta negli anni Cinquanta grazie all’inventiva di un “civaiolo”, un “pizzicagnolo” sancascianese scomparso alcuni anni fa, Sergio Bandini, ad aver ispirato la filosofia e il claim dell’estate sancascianese: “Un’Estate Bomba libera tutti”.

La “Bomba”, tradizione consolidata di generazione in generazione, presente tra i banchi degli alimentari/pizzicagnoli di alcuni anni fa, è un’eredità ancora ben presente, raccolta dalle famiglie, dai commercianti e dagli ambulanti di San Casciano.

Come Andrea Mannini, al secolo “Mannino”, che fra i mercati e la sua postazione nei giardini del Piazzone del venerdì sera, dal suo furgone lo prepara da 37 anni.

Il panino sancascianese per eccellenza? La “Bomba”, nata per gli operai della Stianti…

Con i valori di libertà, gioco, ingegno, cooperazione, creatività che lo connotano, il panino richiama e dà forma al cartellone di eventi “Un’Estate Bomba libera tutti”

Un consistente e variegato palinsesto di iniziative che si snoda per l’intero periodo estivo, promosso dal Comune e dalla vitalità delle associazioni locali che progettano e organizzano eventi di qualità nelle frazioni facendo perno sulla preziosa risorsa del volontariato.

Andrea Mannini, detto “Mannino”, prepara la “Bomba”

All’iniziativa di presentazione, che si è tenuta venerdì 9 giugno in piazza della Repubblica sono intervenuti gli assessori Maura Masini e Moreno Cheli (oltre al sindaco in versione… “pizzicagnolo”).

E tutte le associazioni che contribuiscono alla realizzazione delle numerose rassegne che da giugno a settembre animano il territorio con spettacoli, eventi e incontri che spaziano dal teatro allo sport, dalla musica all’intrattenimento e alla gastronomia.

Un evento al giorno per tutta l’estate in tutte le frazioni che hanno sviluppato negli anni un appuntamento, una rassegna, una kermesse che le rappresenta.

 

“Abbiamo allestito una presentazione pubblica, in piazza, – dichiara il sindaco Roberto Ciappi – con l’obiettivo di rendere omaggio ad un tratto distintivo della cultura gastronomica di San Casciano, la “Bomba”, elemento identitario. E legarlo alla risolutezza, alla grinta, alla capacità concreta della nostra comunità di fare rete ed esprimere attenzione, sensibilità, partecipazione al percorso di coesione sociale del territorio”.

“E’ stata anche la ghiotta occasione – continua – per lanciare il cartellone unitario che abbiamo confezionato in stretta collaborazione con le associazioni, e ringraziare le volontarie e i volontari, giovani e non, protagonisti dell’estate sancascianese, che contribuiscono da cittadini responsabili a rendere vitali, fruibili e attrattivi i loro territori di residenza”.

Anche il sindaco Roberto Ciappi si cimenta nella realizzazione del panino sancascianese… per eccellenza

La “Bomba” ha scandito nel tempo i ritmi della vita sancascianese, entrando a far parte della quotidianità di giovani e adulti. 

I ricordi legati alla Stianti sono ormai molto sfumati nel tempo. Più recenti invece quelli dei bambini, oggi adulti, che lo portavano a scuola per la merenda, magari facendoselo preparare nelle botteghe sancascianesi.

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