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L’uva che diventa dolce. Un dolce della tradizione, del ricordo. Della memoria

La Schiacciata con l’Uva è la Toscana. E’ il dolce della memoria. E’ il dolce del periodo più bello dell’anno nel Chianti, quello della vendemmia.

E’ il dolce che ci ricorda chi siamo e da dove veniamo. E’ il dolce che, spesso (anche se non si dovrebbe fare mai) viene fatto con quei due-tre grappoli presi al volo in una vigna vicino a casa… .

Ma come la fanno al Panificio Rossetti, a Barberino Val d’Elsa e Tavarnelle?

La “ricetta”

La ricetta della Schiacciata con l’Uva di Samuele Rossetti parte da un impasto con olio, malto, farina 0, strutto, un soffritto di rosmarino, un pizzico di zucchero.

Poi viene aggiunta l’uvetta cilena re-idratata con acqua, senza i semi (vinaccioli). Dopo aver impastato e steso ecco che vengono aggiunte le noci. E l’uva “di zona”.

E’ una schiacciata che viene alta due centimetri, friabile, fragrante, morbida al suo interno. Appena tolta dal forno viene cosparsa con un po’ di zucchero bianco.

Il Forno Rossetti a Tavarnelle (e Barberino Val d’Elsa)

Qui dai Rossetti (Samuele e Simonetta) siamo dentro la storia della panificazione in questo territorio.

Nel 1960 aprirono la nonna Carlotta (detta Carla) e Metello. Prima nella zona di via Roma, nel centro di Tavarnelle, poi nella sede attuale, in una “contrada” interna di via I Maggio.

A Barberino Val d’Elsa in piazza, accanto alla farmacia. Samuele e Simonetta hanno rilevato la tradizione di famiglia da decenni.

Con entusiasmo e passione: e la Schiacciata con l’Uva la fanno, più o meno, da fine agosto a tutto novembre… .

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