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Oggi il “coco nasuto”, ovvero io, ha proprio voglia di un bel bicchiere di bianco. E dove lo trovo dalle nostre parti? Ma certo… a San Gimignano, la Manhattan de noattri!
Una città splendida che ci dona un vitigno splendido, la Vernaccia. E se dico Vernaccia non posso che pensare a Cesani, un modo tutto nuovo di pensare al vino.
Nel ’49 i Cesani si sono mossi dalle Marche in cerca di fortuna e visto che l’industrializzazione in Toscana era partita prima i campi si trovavo a prezzo di occasione, ecco quindi la partenza di questa fattoria a Pancole, dove tuttora la famiglia vive e lavora.
Fattoria appunto, perchè il vino era uno dei tanti prodotti, solo con il tempo si è raggiunto una definizione di quello che sarebbero diventati i due principali, olio e vino.
È negli anni Ottanta che Vincenzo punta sull’innovazione e si dedica all’uso dell’acciaio e delle nuove tecniche che utilizzano il freddo in produzione. Ecco dove nasce il segreto della pulizia del sapore, dell’armonia e dell’eleganza di questi vini.
Letizia è la terza generazione che con la sorella sta traghettando l’azienda nel futuro e quindi comunicazione, attenzione per i dettagli e addirittura una nuova linea di cosmetici a base di olio e vino.
Loro ci hanno creduto e quando si apre un bottiglia dal grande valore qualitativo e dal costo contenuto si capisce che si è fatto centro. Ma essendo un cuoco, potevo fare a meno di cucinarci? Impossibile.
Io lo mangio così: prendo 100 grammi di Vernaccia Sanice, scaldo leggermente con 80 grammi di zucchero, un baccello di vaniglia aperto e un foglio di gelatina (5 grammi) ammollata in acqua fredda, quando ben sciolta aggiungo ulteriori 300 gr di vernaccia.
Quindi verso una parte del composto in 4 bicchieri con calice e attendo che gelatifichi, nel frattempo taglio delle pesche a quadrettini di un centimetro e sbollento in acqua zuccherata.
Aggiungo le pesche nei bicchieri, quindi copro con poco altro composto di Vernaccia, quindi lascio raffreddare bene e copro con ancora un poco di composto in modo da vedere le pesche in sospensione. Ecco un dolcino gustoso e di effetto semplice semplice. Un dessert da brindisi!
Matia Barciulli, chef, coordinatore tecnico ristoranti Antinori, babbo di Brando
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