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Sono stato in pescheria e ho sentito dire una cosa che mi ha fatto saltare su tutte le furie: “Signora guardi che sardine, sono state appena pescate gliele metto quattro euro al kilo”.
Le sardine!? Che schifo! Tutte lische e basta, io le do al gatto! Mi dia invece quei calamari e un etto di gamberi argentini decongelati. Potevo stare zitto? Certo che no!
Mi scusi se mi permetto ma mi sa che stasera chi sta bene sarà proprio il gatto, schifo è proprio una brutta parola specialmente per una delizia come questi pesciolini qua.
Si domandi perché sono le creature più mangiate dai pesci del mediterraneo e se per una volta non compra qualcosa che ha fatto il giro del mondo vedrà che starà meglio anche lei.
Io mi sono sentito meglio ma il pesciaiolo no, la signora ha girato i tacchi mandandomi al quel paese. Ma visto che se siete arrivati fino a qui leggendo significa che voi non siete la signora, ecco un paio di dritte per godervi questo pesce eccezionale.
Prima di tutto ve li consiglio in cotoletta, ovvero una volta tolta la spina, lasciare la codina, quindi passare in farina, uovo sbattutto e poi nel pangrattato aromatizzato di scorza di limone e foglioline di timo, friggere e godersele!
Oppure fare una crema di cavolfiore lessato bene e poi insaporito in scalogno ed un pezzettino di lardo, frullare bene e servire come base in un piatto fondo, quindi lessare dei tagliolini e saltarli in padella con aglio leggermente imbiondito e peperoncino, quindi aggiungere le sardine sfilettate e cotte giusto un secondo nella pasta.
Servire sulla crema di cavolfiore e guarnire con dei pezzettini di pane in cassetta passati in padella con olio. Provare per credere!
Matia Barciulli, chef, coordinatore tecnico ristoranti Antinori, babbo di Brando
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