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Ottimi segnali per il mercato del Gallo Nero: per il settimo anno consecutivo si conferma l’andamento positivo delle vendite di Chianti Classico che, dal 2009, l’anno più buio della crisi mondiale, possono vantare ad oggi una crescita complessiva del 48,5%.

Nel 2016 il Chianti Classico commercializzato ha toccato i 285.500 ettolitri, il miglior risultato nell’ultimo decennio.

Per il secondo anno consecutivo crescono anche le quote del Chianti Classico venduto in Italia: il mercato domestico oggi assorbe il 22% del totale dei vini Gallo Nero commercializzati, confermandosi il secondo mercato per la denominazione, dopo gli Stati Uniti d’America.

Questa, in sintesi, la fotografia economica del Chianti Classico, una delle denominazioni di punta dell’enologia toscana e nazionale, che presenta in questi giorni, alla Chianti Classico Collection, l’anteprima delle annate 2016, 2015 e della Riserva 2014, oltre ai nuovi prodotti certificati Gran Selezione.

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“Siamo molto soddisfatti dell’affermazione del Chianti Classico nei mercati internazionali e anche del rinnovato interesse del mercato italiano – afferma Sergio Zingarelli, presidente del Consorzio – un risultato che premia il lungo lavoro di rilancio della denominazione svolto negli ultimi anni e culminato con l’introduzione della Gran Selezione, la nuova tipologia di Chianti Classico sul mercato dal 2014. Un grande vino che ha qualificato ulteriormente la nostra denominazione e ha riscosso grandi successi di critica contribuendo a consolidare il Chianti Classico nella sfera delle eccellenze enologiche mondiali”.

Sergio Zingarelli - Presidente Chianti Classico - orizz

Sergio Zingarelli

“Abbiamo lasciato alle nostre spalle un anno molto intenso – continua il presidente Zingarelli – ricordo, infatti, che il 2016 è stato l’anno del Trecentesimo anniversario della denominazione, un anno pieno di grandi eventi che hanno contribuito a far crescere e consolidare l’immagine dei vini Gallo Nero in Italia e nel mondo. Abbiamo oggi davanti a noi grandi sfide: la costituzione del distretto rurale del Chianti e la candidatura Unesco sono solo due esempi dei progetti di valorizzazione del nostro territorio a cui stiamo lavorando.”

Tornando all’analisi del mercato dei vini del Gallo Nero, dal secondo semestre del 2015, il Consorzio Vino Chianti Classico si è dotato di un nuovo sistema in grado di monitorare con precisione presenza, posizionamento e prezzi dei suoi prodotti (nelle tre tipologie Annata, Riserva e Gran Selezione) sui mercati internazionali: metodo che ha permesso di constatare l’estrema diffusione del Chianti Classico nel mondo.

Dall’indagine sulle vendite del Gallo Nero, risulta infatti una penetrazione commerciale davvero capillare: pur rimanendo spiccata la concentrazione delle vendite nei suoi mercati storici, il Chianti Classico raggiunge mete davvero insolite, al di fuori dalle normali rotte commerciali e in tutti i continenti.

Per quel che riguarda i suoi mercati tradizionali, anche per il 2016 gli Stati Uniti si confermano al primo posto, assorbendo circa il 32% delle vendite totali (+1% rispetto al 2015), seguiti dall’Italia al 22% (+2%) e dalla Germania con il 13% (+1%). A seguire, Canada (8%), Regno Unito  e Paesi Scandinavi (entrambi al 5%) e poi Svizzera, Giappone, Benelux, Cina e Hong Kong, Russia e Francia.

A novantatré anni dalla sua costituzione, i soci del Consorzio Vino Chianti Classico, il primo consorzio di produttori vitivinicoli nato in Italia, sono diventati 580, di cui 376 sono le aziende che presentano le proprie etichette sul mercato.

Oggi il territorio del Chianti Classico può essere a ragione definito come un vero e proprio “distretto produttivo” e contare su numeri da “grande impresa”, con un fatturato globale stimabile in oltre 700 milioni di euro, un valore della produzione vinicola imbottigliata di circa 400 milioni di euro e infine un valore della produzione olivicola pari a 10 milioni di euro.

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