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La “leggenda” (ma poi mica tanto leggenda) narra che gli operai delle Officine Grafiche Stianti, per decenni una sorta di “Fiat di San Casciano”, al suono della sirena del pranzo, sciamavano da Borgo Sarchiani verso il centro storico del paese.

Fermandosi in via Machiavelli, nella bottega di alimentari di Sergio Bandini.

Dove il panino per il pranzo era uno e uno solo, rigorosamente sancascianese doc, nato (come le cose più buone) nell’arte del riciclo e dell’utilizzo completo di ogni alimento.

Stiamo parlando della “Bomba”, che era nata (pare) per sfruttare fino in fondo tutto il tonno in scatola. Quello delle latte grandi, che veniva venduto in filetti.

E che invariabilmente, alla fine, si spezzettava lasciando tantissime piccole “perle di sapore” che venivano raccolte e valorizzate nella “Bomba”.

Scoletta possibilmente croccante (meglio della rosetta) come pane.

Poi tonno, pomodoro rigorosamente pelato, schiacciato. Sale, pepe, olio. E cetriolini. Non capperi, pura blasfemia. Cetriolini!

 

Raccontava Sergio, che ci ha lasciati nel 2014: “Era il 1954: molti alimenti si vendevano sfusi. Tra questi il tonno in barattoli da 10 kg. Quando si arrivava in fondo rimanevano piccioli pezzettini che difficilmente si vendevano: così, visto che ho sempre avuto la passione per fare i panini, ecco che nacque la “Bomba”“.

“O meglio – ricordava – si chiamava panino al pomodoro fatto con la scolettina, all’interno mettevo il pomodoro pelato in scatola, sale, pepe, tonno e cetriolini tagliati per lungo. E infine un filino di buon olio extravergine d’oliva”.

“I maggiori consumatori – amava dire – erano i giovani che venivano a San Casciano dalle frazioni vicine: siccome per un certo periodo il negozio rimaneva aperto anche la domenica ecco la sera, invece di rientrare a casa, i giovani venivano a farsi la “Bomba”. Praticamente era la loro cena. Fu l’esclamazione di un cliente: “Sergio questo panino l’è una bomba”… a battezzarlo”.

 

Ogni sancascianese ha nel cuore la “sua”di “Bombe”.

La mia è quella sulla strada per andare alle scuole medie, all’inizio di via della Libertà, al vecchio alimentari di Renzo Saccardi (oggi non c’è più).

Ma ogni “Bomba” va bene… pur che sia fatta a regola d’arte!

La “Bomba”

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