Forbici sul nastro tricolore per aprire ufficialmente il “Mercato della Terra” di Mercatale.
Il sindaco di San Casciano, Roberto Ciappi, ha dato il via (sabato 3 giugno) alla prima esperienza che nel territorio sancascianese persegue la filosofia Slow Food con un appuntamento continuativo nel corso dell’anno legato al sodalizio tra cibo di qualità, sostenibilità ed equità.
L’iniziativa riunisce una ventina di produttori in piazza Vittorio Veneto ogni primo sabato del mese dalle ore 15 alle ore 19.30.
Il Mercato della Terra vuole favorire l’incontro tra produttori e consumatori e rendere fruibili i prodotti a filiera corta nel rispetto dell’ambiente e dei diritti dei lavoratori.
Nasce da una rete di collaborazioni tra il Comune, la Pro Loco di San Casciano, la condotta Slow Food Firenze, la comunità Slow Food “Un Turismo sostenibile a Mercatale”.
Con il sindaco Roberto Ciappi e la vicesindaca Elisabetta Masti, erano presenti Alessandro Schena, fiduciario Slow Food Firenze, Gian Marco Mazzanti, del direttivo regionale Toscana Slow Food, e il presidente della Pro Loco di San Casciano Stefano Mori.
In una delle più belle piazze del Chianti fiorentino, che storicamente nasce con l’obiettivo di accogliere e stimolare scambi commerciali, occasioni di confronto e trasmissione dei saperi, prende il via un appuntamento continuativo nel tempo, dedicato ai valori della terra che richiamano i concetti di prossimità, educazione al consumo, consapevole e responsabile, corretta alimentazione.
All’iniziativa hanno aderito produttori di olio e vino, frutta, verdura, conserve, farine, pasta fresca e cereali, miele, formaggi, salumi, carni.
A farla da padrone è stato anche il lampredotto, piatto cult della tradizione fiorentina (e chiantigiana).
Ogni mercato, che si svolgerà tutto l’anno tranne il mese di agosto, si arricchirà di un programma di attività: tra laboratori, degustazioni, seminari, approfondimenti sulle aziende partecipanti, che mirano a proporre azioni educative e culturali sui temi dell’alimentazione e del consumo di qualità.
La qualità dell’accoglienza di Mercatale non tradisce le origini della sua antica piazza.
Fu Messer Marzoppo della Tosa, podestà del Castello di Monte Campolese, edificio attestato da alcuni documenti custoditi nell’Archivio di Stato di Firenze, a decidere nel 1237 di far costruire la piazza pubblica a mercato inizialmente chiamata del beccamorto.
“Il nostro territorio ricco di storia, le risorse ambientali e la cultura del buon cibo – dichiara il sindaco Roberto Ciappi – sono il miglior biglietto da visita per la promozione culturale del Chianti e il suo percorso di internazionalizzazione, questi gli elementi su cui investire e far crescere lo sviluppo sostenibile di tutto il territorio che si distingue nel mondo per l’identità genuina e autentica del patrimonio di saperi e sapori enogastronomici “.
Non lontano da Mercatale spicca la bellissima Pieve di Campoli attestata da documenti riferibili all’anno 903.
La chiesa è stata condotta da illustri pievani tra cui il sacerdote Candido del Buono (Firenze, 1618 – Campoli Val di Pesa, 1676), fisico e inventore, nonché allievo di Michelini e Galileo Galilei.
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