Battesimo stellare per “Waterbones”, la nuova opera d’arte contemporanea di Loris Cecchini che arricchisce il patrimonio culturale di Barberino Tavarnelle.

E’ sospesa tra cielo e terra, tra le colline di San Donato in Poggio, nel Chianti fiorentino, l’installazione d’arte contemporanea ideata dall’artista milanese realizzata in forma di site-specific sulla copertura dell’Osservatorio Polifunzionale del Chianti fiorentino.

Sabato 3 giugno il sindaco David Baroncelli, insieme all’artista (classe 1969), ha inaugurato “Waterbones”, l’opera monumentale che si inserisce nel percorso espositivo “Arte nel paesaggio” a cura di Giada Rodani e Jade Vlietstra.

All’apertura ufficiale del progetto d’arte pubblica sono intervenuti la rettrice dell’Università di Firenze Alessandra Petrucci, il direttore del dipartimento Fisica e Astronomia Duccio Fanelli, l’astronomo Emanuele Pace (nonché direttore dell’OPC Osservatorio Polifunzionale del Chianti), il presidente degli Amici dell’OPC Roberto Comi e alcuni rappresentanti di Galleria Continua.

I moduli in acciaio “Waterbones”, archi-scultura dinamica e vitale nata da un processo di progettazione digitale e fabbricazione industriale, esprimono la sintesi tra scienza, arte, scultura, architettura.

Nei 3mila pezzi aggregati e combinati posizionati sulla struttura scientifica di Barberino Tavarnelle si scorgono forme di vita simili a strutture molecolari, scorie di corpi celesti che fluttuano leggere e lucenti sulla superficie della cupola.

Gli elementi metallici rivelano formule matematiche, rimandano alla ricerca biologica dei sentimenti, evocano anelli di congiunzione e legami interpersonali, segni metaforici dell’esistenza umana.

La struttura modulare permette all’installazione di acquisire forme organiche e flessibili, capaci di mutare e adattarsi alla circolarità della Cupola dell’Osservatorio e dialoga con il Parco botanico del Chianti che avvolge la struttura. Come fossero forme di vita che riflettono l’armonia del cosmo.

Tremila moduli in acciaio (di Loris Cecchini) brillano come stelle nascenti sulla Cupola della Scienza nel Chianti

Un’esperienza artistica di grande impatto emozionale che il primo cittadino David Baroncelli ha voluto dedicare al padre.

“Non possiamo vivere gli uni senza gli altri – ha detto – siamo tutti strettamente connessi, parte di un tutto che a volte facciamo fatica a riconoscere e rispettare”.

“Gli alberi non vivono senza la terra, le stelle senza il cielo – ha ripreso – la libertà senza la democrazia, la vita senza l’amore. Siamo tutti come “Waterbones”, ossa d’acqua, solide e fragili, astratte e concrete, materiche e fluide, depositarie di saperi e ispirazioni poetiche che hanno bisogno di consolidare legami, spazi di inclusione per far vincere l’idea, costantemente in movimento, della bellezza, della pienezza, della gioia di vivere. Anche quando le ossa d’acqua dalle quali deriviamo non ci sono più”.

“L’artista chiede di lasciarsi travolgere dalla filosofia universale della sua archiscultura – ha concluso – di farsi contagiare dalle suggestioni e tradurle in poesia. Poesia d’arte, sospesa tra cielo e terra. Che io dedico a mio padre”.

L’opera è visitabile fino al 30 novembre 2023.

L’iniziativa si compone di due diversi percorsi collegati da un ponte architettonico e storico-culturale: quello delle cupole che dominano le colline di Montecorboli, a San Donato in Poggio (l’Osservatorio Polifunzionale del Chianti – OPC) e la Cappella di San Michele Arcangelo a Semifonte.

Il progetto è promosso dal Comune di Barberino Tavarnelle, dall’Università degli Studi di Firenze in collaborazione con l’Associazione Amici dell’OPC (Osservatorio Polifunzionale del Chianti), l’Associazione Achu di Semifonte e l’Associazione Arte Continua di San Gimignano, Casa Emma e Particle Art.

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