“Nel mercato del vino la Toscana è ben posizionata, ma mancano figure professionali importanti come quelle di aiuto-enologo o cantiniere”.

A dirlo è Massimo Tuccio, di Fedagripesca Confcooperative Toscana, imprenditore e presidente di “I Vini di Maremma”, intervenuto al 13esimo congresso nazionale della Rete nazionale istituti agrari, in corso al centro congressi “La Principina” di Grosseto fino al 29 aprile.

“C’è qualche problema nel trovare personale – rilancia – evidentemente anche strutture come gli Its, o almeno buona parte di esse, non funzionano come dovrebbero”.

L’evento si concentra sul rapporto tra imprenditoria, innovazione e scuola: domani interverranno, tra gli altri, il ministro dell’istruzione e del merito Giuseppe Valditara e il ministro dell’agricoltura Francesco Lollobrigida.

“Come Fedagripesca Toscana – dice Tuccio – abbiamo 7 cantine nelle province di Livorno, Siena, Grosseto e Arezzo: produciamo circa il 60% del vino in regione”.

“Quel che vediamo – aggiunge – è che c’è bisogno di una formazione permanente: non solo per chi deve trovare lavoro ma anche per chi lo ha già trovato e deve restare aggiornato”.

 

“Tra le figure che mancano nel mondo del vino – aggiunge Tuccio – c’è anche quella di addetto all’accoglienza esperto di enoturismo, un tipo di lavoro che richiede conoscenze che vanno al di là di quelle più strettamente enologiche”.

“E problemi nel trovare personale – rilancia in conclusione – li incontriamo anche nelle filiere dell’olio e del formaggio, dove è necessario avere molti più tecnici rispetto al numero attuale”.

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