La cultivar Leccio del Corno è da pochissimo entrata nel disciplinare di produzione dell’olio DOP Chianti Classico come una delle cinque cultivar principali (dopo Frantoio, Correggiolo, Moraiolo e Leccino) che in ambito aziendale deve andare a costituire, da sola o insieme alle altre quattro, un minimo dell’80% dell’olio DOP Chianti Classico presentato in forma “blend”.

L’origine del nome deriva dall’individuazione di alcune piante di questa cultivar, allora senza nome preciso, presso la Fattoria del Corno, storica azienda agricola situata nel comune di San Casciano (fra San Pancrazio e La Romita, nel comune di Barberino Tavarnelle).

Vennero notate dal professor Morettini, titolare della cattedra di Coltivazioni Arboree presso la Facoltà di Agraria di Firenze, per la loro particolare resistenza al freddo dopo la gelata del 1929.

La cultivar

“Pianta di media vigoria e portamento espanso – spiegano dal Consorzio Olio DOP Chianti Classico – si adatta, con le dovute attenzioni in potatura, anche ai nuovi impianti intensivi”.

“Presenta buona produttività – proseguono dal Consorzio – con bassa alternanza di questa negli anni, resistenza ottima a malattie e agli eccessi climatici (gelo e siccità)”.

 

La maturazione è tardiva e scalare sulla pianta, per cui resiste alla maturazione precoce dovuta ai caldi estivi prolungati e permette di mantenere fino al termine della raccolta una buona percentuale di olive ancora verdi.

La resa in olio è media, variando a seconda dello stato di maturazione delle olive tra il 12 e il 17%.

L’olio da monocultivar Leccio del Corno

L’olio monocultivar DOP Chianti Classico che proviene da olive Leccio del Corno si presenta all’olfatto di un fruttato di media intensità, decisamente erbaceo con sfumature di mandorla e carciofo.

Al gusto si esprime con note all’ingresso morbide, passando in crescendo a sentori erbacei freschissimi con chiusura piccante e amara che conferisce una personalità generale molto decisa.

In cucina si abbina benissimo a minestre e zuppe della tradizione toscana, ma è anche adatto per condire a crudo insalate verdi e rosse. Perfetto per il pinzimonio.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Leggi altri articoli...