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Non solo in ambito nazionale, ma a livello mondiale il Chianti Classico è il nome più ricorrente nella Top 100 di Wine Spectator.

Con quattro etichette presenti si è aggiudicato la palma 2019 come denominazione più premiata nella classifica internazionale curata da una delle redazioni più seguite nel mondo.

Già lo scorso anno era presente con il Chianti Classico Riserva 2015 di Castello di Volpaia, con la medaglia di bronzo.

Dei giorni scorsi la notizia che il 2019 vede riconfermato il 3° posto a un vino Gallo Nero, il Chianti Classico della Fattoria San Giusto a Rentennano, del felice e simbolico millesimo 2016: la trecentesima vendemmia da quel 24 settembre 1716 in cui Cosimo III de’ Medici delimitò, con grande lungimiranza, la zona di produzione dell’odierno Chianti Classico DOCG.

Lunedì 18 novembre la lista completa ha svelato la presenza di altre tre etichette: al 17° posto Castellare di Castellina con il Chianti Classico 2017, al 19° la Tenuta di Bibbiano con il Chianti Classico Riserva 2015, al 33° Castello di Gabbiano con il Chianti Classico 2015.

Questo di Wine Spectator è un riconoscimento che giunge al termine di un anno ricco di successi per il Gallo Nero, riconosciuto dalla critica italiana e internazionale come uno dei vini migliori del Bel Paese.

“Stiamo vivendo un momento estremamente positivo per la nostra denominazione – afferma Giovanni Manetti, presidente del Consorzio Vino Chianti Classico – questa è un’ultima, importante conferma che il nostro lavoro di viticoltori impegnati verso la qualità è riconosciuto, premiato e apprezzato ai livelli più alti. Viva il Chianti Classico”.

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