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Stefania Pianigiani la potremmo quasi definire una sorta di “ambasciatrice” del Chianti Classico. Blogger “ante litteram” si racconta a WeChianti nei giorni del decennale del suo blog, La Finestra di Stefania.
Stefania Pianigiani, ha appena festeggiato 10 anni online il tuo blog. Raccontacelo un po’…
“Io sono un “Enogastrogiardiniera” e il mio blog, La Finestra di Stefania parla proprio delle mie passioni: cibo, vino, territori da scoprire e giardinaggio. Sono giardiniera di professione da una vita, un lavoro che è una vera vocazione, e questo spostarmi di continuo da una parte all’altra per via dei giardini, oltre a scoprire nuove piante, mi da la possibilitò di conoscere artigiani, vignaioli, ristoratori. Il blog è un contenitore di passioni dove convivono artisti e eventi, ma anche ricette regalate dagli amici e luoghi da visitare”.
Si può dire che, almeno in Chianti, sei stata una delle prime blogger?
“Sì, dopo Andrea Pagliantini, naturalmente!”.
Come è nata l’idea e come si è sviluppata nel tempo?
“La mia passione per scivere c’è sempre stata fino da piccola. La Finestra di Stefania è il nome della rubrica di eventi enogastronomici che usavo per scrivere nel blog di Andrea Pagliantini. Poi la cosa ha preso sviluppi inaspettati, si è ingrandita e da lì la decisione presa insieme ad Andrea, di aprire un blog tutto mio. Il nome è rimasto il medesimo, mi pareva giusto proseguire con quello che aveva dato origine al cambiamento della mia vita. Poi mi ha portato fortuna: grazie al blog ho cominciato a scrivere per Toscana & Chianti News, diretto al tempo da Nadia Fondelli, sono diventata giornalista e sommelier, ho scritto un libro di racconti “Appetiti Estremi” che parla tanto della Toscana da scoprire e un ebook per il Portale del Verde “Enogastrogiardinaggio, legami tra cucina giardino e vino””.
E oggi?
“Attualmente scrivo per Agrodolce, il portale nazionale che si occupa di cibo a 360°, dove spesso consiglio i posti da visitare e dove andare a mangiare in tutta Italia, sono Social Media Manager per l’Associazione dei Vignaioli di Radda, e scrivo articolo gastronomici per il Gruppo VéGé. Grazie al blog ho portato la ricetta della frittata al Buristo al Tg3 Toscana, sono stata commensale nella trasmissione “Chef per un giorno” su La 7 e ho partecipato come identità a “I Soliti Ignoti” con Amadeus su Rai Uno. Tutto questo continuando a fare la giardiniera, perché stare a contatto con la natura aiuta a vivere bene ed avere sempre nuove idee per la testa”.
Quali i tuoi legami con il territorio del Chianti Classico?
“Un amore viscerale per il Chianti Storico. Ho la fortuna di spostarmi spesso in queste terre, Gaiole in Chianti è il mio paese di origine, i miei genitori ci abitano ancora, Mi emoziono ancora di come cambiano i borghi e la natura con il passare delle stagioni. Mi fermo spesso a fare foto, ho un “Archivio Fotografico Chiantigiano” abbondante”.
Come comunicarlo al meglio: a chi lo conosce e a chi ancora deve conoscerlo questo territorio?
“Bisogna sempre stare sul pezzo, far capire che il Chianti non è tutta la Toscana. Questo è un territorio unico con secoli di storia. Non mi stancherò mai di raccontare alle persone quale è il vero Chianti. La fotografia, il racconto e le emozioni di viverlo, sono i tre fattori per valorizzarlo al meglio nel mondo”.
C’è, infine, un luogo chiantigiano a cui sei particolarmente legata? E perché?…
“Senza dubbio Brolio, che mi ha affascinato fin da bambina, insieme ai giardini all’italiana di Badia a Coltibuono e al panorama infinito che si ammira sulle Terre di Siena dal Castello di Cacchiano. Il Chianti è una magia naturale che ti cattura per sempre”.
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