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Piatti cucinati con un’attenzione totale. Ai prodotti e ai dettagli. Fotografati con nitidezza, rispettandone ogni sfumatura.
Nasce da queste due componenti “La Cucina del Castello Del Nero”, il libro che racconta la cucina dello chef Giovanni Luca Di Pirro (il ristorante La Torre, lo ricordiamo, ha una stella Michelin) con le immagini e la sapienza di Claudio Mollo.
Un libro presentato nello splendido giardino del Castello Del Nero nei giorni scorsi, e introdotto dal managing director Fabio Datteroni: “Questo libro è il culmine di un percorso iniziato nella primavera del 2012 con Giovanni Luca, con il quale siamo arrivati a bellissime soddisfazioni. Un percorso importante, di grandi cambiamenti, progetti e soddisfazioni. Che a novembre 2014 ha visto arrivare la prima stella Michelin, che ci ha reso enormemente felici”.
Una stella che, ha ricordato Datteroni, è “il riconoscimento di una qualità, del lavoro che cerca di creare un’emozione. Ed è anche una grande responsabilità. Noi siamo fortunati ad avere una proprietà fatta di persone, con la famiglia Trotta che ci dà l’opportunità di lavorare bene. Purtroppo il signor Robert Trotta è venuto a mancare nei mesi scorsi, e la prima pagina è dedicata a lui, al suo essere visionario”.
A coordinare e realizzare quello che è un vero e proprio sogno diventato libro è stato Claudio Mollo: “Fare un libro di cucina è bello – ha detto Mollo – farlo sul Castello Del Nero è stato ancora più bello. E’ un libro dedicato alla cucina dello chef, ed è stato un onore e un piacere. Un bell’impegno anche per me, visto che ha voluto dire alzare l’asticella. Del resto qui si punta all’eccellenza. Su tutto”.
“Nascendo come grafico e fotografo prima di giornalista – ha specificato Mollo – in questo libro c’è tutto me stesso. Di un luogo come questo ci si innamora. Così come ci si innamora del modo in cui qui si intende la professione e la cucina. I piatti dello chef parlano da soli. Luce, nitidezza, pulizia cromatica sono elementi che ho sempre voluto portare avanti”.
La pulizia e la nitidizza sono una caratteristica fondamentale del progetto editoriale: le ricette non ci sono ma sono scaricabili con un “Qrcode” presente sul libro, mentre per ogni piatto c’è un pensiero dello chef.
Appunto, lo chef: “Non sono un cuoco… da tv – ha concluso Di Pirro – Non mi espongo molto. Le foto di Claudio le paragono al lavoro di un pittore. Il mio lavoro è semplice, stare in cucina e preparare da mangiare. I prodotti che usiamo sono per la maggior parte toscani, e puntano sempre all’eccellenze: del resto se c’è eccellenza è più semplice fare da mangiare”.
“Anche il mio pensiero – ha concluso con emozione – va a una persona che non c’è più, al signor Trotta. E una menzione speciale la faccio a tutti i miei ragazzi di sala e cucina. Con i quali ogni giorno condividiamo tutto”.
P.M.