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Dalla fotografia di reportage all’attività documentaristica sulla storia del costume italiano, dal fotocubismo ispirato a Picasso alla fotografia di moda realizzata per alcuni dei più noti stilisti dell’atelier internazionale come Armani, Versace, Missoni, Valentino, Ferrè, Ferragamo.

La fotografia è un’opera d’arte nel percorso artistico di Alfa Castaldi, fondatore negli anni Sessanta dell’immagine d’arte applicata alla moda.

A Palazzo Malaspina, nel cuore medievale di San Donato in Poggio, cento scatti, in mostra da sabato 19 maggio, danno vita ad una retrospettiva inedita che ripercorre le opere fotografiche più rappresentative, realizzate nel periodo 1956-1995, a cura di Archivio Alfa Castaldi.

L’Unione comunale del Chianti fiorentino dedica un evento di alto profilo culturale alla lunga carriera del primo fotografo italiano che sperimenta la creazione di un nuovo punto di osservazione sul rapporto tra immagine e costume.

Protagonista della scena culturale milanese degli anni ‘50-‘60, Alfa Castaldi ha trasformato anche la fotografia di moda in un’opera d’arte. Anche grazie alla collaborazione con la moglie Anna Piaggi.

Figura chiave della fotografia italiana, Alfa Castaldi, nato nel 1926, è allievo del critico d’arte Roberto Longhi e nella Firenze del dopoguerra segue tra le facoltà di Architettura, Lettere e Filosofia, un percorso di studi tumultuoso, ma interessante.

Alfa abbandona la breve carriera universitaria e si dedica intensamente alla fotografia. Tra il 1954 e il 1961 frequenta a Milano l’ambiente intellettuale e artistico del quartiere Brera e del Bar Jamaica; luoghi che lo formano culturalmente, ma soprattutto rappresentano un punto d’incontro per i protagonisti di un periodo creativo molto attivo.

Castaldi respira un’atmosfera viva, ricca di stimoli sociali, all’interno della quale sceglie la fotografia come unica forma di espressione adatta a raccontare la rinascita della vita culturale italiana.

La mostra fotografica resterà aperta fino a domenica 8 luglio. Orari di apertura: lunedì – martedì – giovedì – venerdì e domenica 16-19, mercoledì chiuso, sabato 10-13 e 16-19. Ingresso libero.

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