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Tra i premiati come miglior ristorante al mondo per l’utilizzo dell’olio extravergine di oliva troviamo anche, in riva d’Arno a Firenze, lo stellato “Ora d’Aria” dello chef Marco Stabile, che nel 2017 ha ricevuto il prestigioso riconoscimento dal concorso Il Magnifico.

Nell’attesa della rivelazione del 15 marzo del miglior olio d’Europa e degli altri riconoscimenti del premio annuale, abbiamo chiesto allo chef Stabile, professionista di spicco e promessa mantenuta dell’alta cucina toscana, una sua considerazione su Il Magnifico.

“Lo considero un premio molto serio – dice Stabile – perché raramente ho visto così tanta serietà di metodo e sapienza nella selezione degli oli”.

“Penso – aggiunge – che qualsiasi produttore di olio extra vergine d’oliva di qualità dovrebbe ambire a riceverlo”.

Insignito da Il Magnifico del titolo di “chef dell’olio dell’anno” (il premio gli è stato consegnato dallo chef Tano Simonato, che, con il suo ristorante a Milano “Tano passami l’olio”, aveva ricevuto lo stesso titolo nel 2016), Stabile ci rivela che l’utilizzo dell’olio extravergine è davvero una componente importantissima della sua cucina.

“Gli oli extravergine d’oliva – prosegue – sono ingredienti fondamentali per le mie preparazioni, non solo in finitura, ma anche in preparazione”.

“È molto importante – sottolinea Stabile – fare le prove degli oli e scegliere bene. Gli oli hanno il potere di influenzare in buona parte gli altri ingredienti e possono o valorizzarli o squalificarli”.

Una grande emozione e, soprattutto, una vera sorpresa per Stabile ricevere la nomina di “chef dell’olio dell’anno” da Il Magnifico, e sicuramente un importante riconoscimento della sua approfondita conoscenza e della sua lunga esperienza nell’ambiente culinario, che lo eleggono grande intenditore di olio (e non solo).

“Non mi aspettavo davvero di essere premiato – dice Stabile con emozione – ne sono stato davvero orgoglioso, soprattutto perché non solo investo molto nell’olio di qualità per i miei clienti, italiani e stranieri, ma anche per la famiglia e per gli amici”.

“Penso proprio – continua – che una bottiglia di olio buonissimo abbia un enorme valore, oltre a un alto indice di gradimento”.

E per concludere con un confronto tra olio e vino: “Una buona bottiglia di vino – conclude con un sorriso – si finisce in un pasto, mentre una buona bottiglia di olio si finisce in una settimana, soprattutto se sei toscano!”.

Cosimo Ballini

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