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Il 30 di ogni mese un venditore ambulante faceva tappa in questo piccolo incantevole borgo.
Nel frattempo dalla Francia, arrivava una giovane cuoca che s’innamorò del Chianti e della sua cucina.
Dedicò il suo ristorante a quel venditore e la fiaba continua ancora oggi: a trent’anni di distanza!
Da venti anni il prestigioso marchio Michelin splende in questo locale, che ha fatto conoscere il borgo di Villa a Sesta in tutto il mondo.
Helen, Nadia Mongiat e lo staff della Bottega del 30 (in foto sopra), protagonisti del festival, vi faranno assaggiare le loro prelibatezze in versione cibo di strada: panino alla guancia brasata; torta al cioccolato, pere e menta brinata.
Ai piedi del vecchio borgo di Casole… non fatevi ingannare dalla tradizionale atmosfera del casolare: il giovane cuoco Maurizio Bardotti è un incessante sperimentatore e ricercatore di ingredienti e cotture, che combina con l’amore tutto toscano per i sapori schietti e intensi, ottima la materia prima utilizzata, in prevalenza legata ai produttori della zona.
Il Menu de Il Colombaio si apre con queste significative parole: “Noi seminiamo e piantiamo tutto quello che la terra ci consente. Raccogliamo quello che gentilmente ci lasciano i bruchi, gli istrici, le lumache, le vespe e gli uccelli. Abbiamo la meglio solo sui cinghiali, che allontaniamo con recinti elettrici. Il solo vantaggio di questa situazione è che abbiamo una produzione biologica spontanea”.
Al ristorante il Colombaio il riconoscimento più importante della Michelin: la stella! Per Dit’Unto prepara cioccolato, passion fruit e nocciole.
ASPETTANDO… DIT’UNTO
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