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POPUP_MatiaSettembre è arrivato, con quell’arietta di fine estate che porta con sé malinconia e un brivido lungo la schiena per il rinfrescare  delle serate.

Ma tutto questo stimola anche un certo languorino e viene sorretto dall’ormai passata prova costume, quindi… se magna!!!

Ecco quindi il protagonista di oggi, il fico. Simbolo dell’autunno, anche se ormai già in questi giorni scarseggia, infatti con il cambiamento climatico, ormai il fico è di fine agosto più che di settembre.

Vi confesso che questo frutto è per me una cosa irresistibile, proprio mi fa impazzire e comprendo bene perché fino dall’antichità sia stato associato con l’eros, è libidine pura!

In commercio se ne trovano di varie tipologie anche se la più diffusa da noi è quello verde succoso e dalla buccia sottile, ma ricordiamo anche quello nero, piuttosto asciutto e zuccherino, risulta essere il meno delicato.

Ma il primato spetta al fico viola, il più succoso, dolce, molto delicato e difficile da trovare. Mia grande sorpresa è stato nello scoprire che la goccia che noi conosciamo non è in realtà il vero frutto, ma è un ricettacolo carnoso che al suo interno accoglie un gran numero di granelli, chiamati “acheni” che sono il vero frutto della pianta.

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Altra nota interessante è sapere che esistono due tipologie di pianta, una che produce una sola volta l’anno, denominata unifere o fico domestico , matura in settembre, oppure le bifere o fico domestico , che producono fichi sia in maggio che a settembre. Anche se questa ultima varietà non è presente dalle nostre parti.

Io il fico settembrino lo mangio così: visto che siamo a fine produzione, dopo le scorpacciate a suon di salame, andiamo a cuocerlo, quindi privo della buccia e lo metto in una pentola con del miele, che miele lo scopriremo la prossima settimana.

Cuocio delicatamente per circa un ora, in modo da asciugare ma non da farne confettura. Lascio raffreddare. Nel frattempo fodero degli stampi da crostatina monoporzione con della pasta frolla, foro attentamente la base e poi via in forno a 180° per 9 minuti, basta che sia leggermente dorata.

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Quando pronta estraggo la crostata e la farcisco con la polpa cotta del fico, quindi adagio su una salsa ottenuta caramellando 100 gr di zucchero e poi aggiungendo 150 gr di panna, ottenendo la salsa caramello.

Guarnire con panna montata e menta, ecco quindi la nostra crostata di fichi al miele e salsa caramello.

Inizia la stagione fresca, quindi siamo più coperti, piena autorizzazione a qualche eccesso, alla linea ci si pensa l’anno prossimo!

Matia Barciulli, chef, coordinatore tecnico ristoranti Antinori, babbo di Brando

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