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Incontrata su Facebook, Anna Majewska aveva colpito la nostra attenzione per le sue suggestive foto di San Casciano.

Ci eravamo chiesti come una persona straniera avesse una così grande passione per il nostro territorio da immortalarlo ogni giorno da angolazioni sempre diverse.

“Sono arrivata in Italia – ci racconta Anna – da Lublino, in  Polonia, nel 1999 per trovare una vita migliore ed un lavoro. Pensavo di fare un po’ di soldi e poi  tornare a casa ed invece no. Ho deciso di restare in Italia. Infatti ho fatto poi venire le mie figlie che hanno qui finito le scuole e poi hanno fatto anche l’Università”.

Anna quando è arrivata ha abitato  prima a Sesto Fiorentino come badante, poi è venuta a San Casciano sempre per accudire una signora.

Alla sua morte il nipote, un importante professore, le ha chiesto di restare a gestire la sua villa in località Vannina ed Anna ha trovato così un lavoro che le dà tanta soddisfazione e le ha permesso di avere un’indipendenza economica.

E la passione per le la fotografia come nasce Anna? “E’ una passione – ci dice lei – che nasce dall’amore per questo territorio, per il sole e per i colori vivi dei paesaggi che mi fanno emozionare. Non c’è niente di professionale in quello che faccio ma solo qualcosa che mi fa star bene perché quando faccio una bella foto sono contenta”.

“E’ stato un caro amico – continua Anna – che mi ha dato tante dritte sulla fotografia e così nel tempo libero mi diletto a fare foto che poi posto su Instagramm. Ho tanti “followers”, direi un po’ in tutto il mondo, anche in Polonia. E’ il mio modo per avere contatto con la gente”.

Si capisce ascoltando Anna che è molto contenta di vivere a San Casciano dove ci dice “è tutto molto bello e le persone sono gentilissime”. Le sue foto sono un modo per ringraziare questa nuova vita che il destino le ha riservato.

Da questa consapevolezza è scaturita la sua decisione di chiedere la cittadinanza italiana, che le è costata tanti viaggi in Polonia per richiedere tutti i documenti necessari.

Alla fine ce l’ha fatta ma porta sempre nel cuore la sua Polonia dove vivono ancora i suoi fratelli. L’ultimo pensiero va ad un grande polacco Papa Wojtyla, che nel suo lungo soggiorno italiano fece conoscere ai polacchi il nostro Paese: “Sì – ci dice Anna – forse anche grazie a lui ho cominciato ad amare l’Italia. Lui ha fatto tanto per noi polacchi”.

Silvia Luis

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