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Nelle foto, scattate dal bravissimo Lorenzo Fanti (Lorenzo Fanti Luf Lab), documentiamo l’emozione che si sta vivendo in queste settimane in tutto il territorio chiantigiano.

Stiamo parlando della rinascita delle viti, che dopo il letargo invernale e la potatura, hanno iniziato da giorni a mettere fuori i loro primi germogli.

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Inizia quindi da qui il cammino dell’annata 2017: un cammino che, come avviene da tempo, sarà molto accidentato. In questa prima fase di germogliamento infatti gli ungulati (caprioli e daini) sono i principali nemici.

Si cibano infatti dei teneri germogli che rappresentano per loro una delizia.

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E che invece, per i vignaioli, rappresenta una vera e propria… croce. C’è chi si difende recintando con fili elettrici i campi (spese consistenti, risultati… altalenanti). E c’è chi, invece, prova con la “lotta dell’odore”.

Se infatti in questi giorni vi capita di sentire un odore forte e pungente passando vicino ad alcuni vigneti chiantigiani, potrebbero essere i “trattamenti anti caprioli”.

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Molti agricoltori stanno sperimentando un repellente contro daini, cervi e caprioli a base di… grasso di pecora.

L’odore infatti  disturba gli animali che non riescono più ad avvicinarsi al vigneto per “brucarlo”.

Un prodotto che, va sottolineato, può essere utilizzato anche da chi fa agricoltura biologica.

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