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Dall’incredibile “giacimento” rappresentato dallo splendido libro di Francesco Sorelli, “La Toscana di Ruffino” (qui su Amazon), estrapoliamo ogni tanto qualche gustosa ricetta. Tipica chiantigiana o toscana in generale.
Stavolta tocca alle straordinarie meringhe, dette anche Poppe di Monaca.
Non tutti gli albumi delle uova vengono utilizzati per realizzare i dolci, quindi spesso capita di avere a disposizione dei bianchi.
Il più immediato e gustoso utilizzo è realizzare delle meringhe, che nel fiorentino vengono chiamate appunto Poppe di Monaca, per la loro forma e il candore del loro aspetto.
Le meringhe sono una delle preparazioni di base della pasticceria. Il segreto per una buona meringa è la montatura degli albumi.
Una volta ottenuta una perfetta neve, si aggiunge lo zucchero, si creano con una tasca da pasticcere le forme preferite e si inforna!
Francesco Sorelli – Il Bisarno Oltre la Sieve – Foto di Sandra Pilacchi