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Nel loro lungo vissuto i chiantigiani, di nascita o di adozione, hanno attraversato i diversi periodi della loro storia traendo forza dalle proprie radici, migliorando continuamente ciò che possedevano e che avevano a cuore.
È grazie a questa caparbietà che il Chianti è diventata la terra che tutto il mondo ama, esempio unico e irripetibile della capacità umana di coniugare nel tempo bellezza, equilibrio sociale e crescita economica.
Il Consorzio Vino Chianti Classico, con il sostegno di ChiantiBanca, ha voluto rendere omaggio a chi abita il suo territorio di produzione, a chi, oltre ai vignaioli, ha contribuito a renderlo famoso nel mondo attraverso la sua opera ma anche a coloro che ogni giorno esprimono nel loro anonimo vivere quotidiano, la propria identità, la propria cultura.
Dall’artigiano all’architetto passando per farmacisti, scienziati, artisti, macellai e protagonisti di produzioni del tutto particolari. Fra loro anche il direttore di WeChianti e Il Gazzettino del Chianti Matteo Pucci.
Come spiega Sergio Zingarelli, presidente del Consorzio Vino Chianti Classico e unica testimonianza diretta in rappresentanza del mondo del vino in questo racconto, “la mostra vuole dare un volto alle tante energie produttive e umane che, insieme al vino, ogni giorno contribuiscono a rendere grande questo nostro meraviglioso territorio. Il vino è il risultato di una sintesi straordinaria tra elementi umani e naturali, non solo nel momento specifico della produzione”.
“In alcuni casi – conclude Zingarelli – come nel Chianti Classico, questo rapporto plasma un territorio e chi lo abita ogni giorno: Il nostro vino non sarebbe lo stesso senza il Chianti e la sua gente, i quali a loro volta sarebbero cresciuti nel tempo in modo diverso senza il Gallo Nero”.
Dario Garofalo, un giovane ma già affermato fotografo toscano, ha risposto alla chiamata del Consorzio restituendo un racconto per immagini di grande efficacia e suggestione, esposte nel foyer della Stazione Leopolda nei giorni della Collection, in modo da proporre al visitatore un viaggio ideale nel Chianti, a tu per tu con la sua gente.
La Leopolda sarà solo la tappa di inizio di “Chianti Tellers”: a partire dal mese di aprile la mostra sarà visitabile presso Casa Chianti Classico a Radda in Chianti, nel cuore del suo territorio (casachianticlassico.it), ma sono allo studio anche altre tappe nel corso dei prossimi mesi.