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Premessa: le indicazioni che daremo sono allo stesso tempo precise e generiche. Non sono esaustive né attuali (ovvero in questi giorni in cui qualche fungo sta uscendo non è detto che se andate qui… li trovate). O magari sì… chissà, attorno al fungo un po’ di mistero è sempre gradito… .

Ci piaceva però fare una piccola panoramica su uno dei tanti prodotti della natura che possiamo trovare nel territorio del Chianti Classico. E del quale si parla poco: sia per motivi oggettivi (trovate un fungaiolo che vi dice dove andare), sia perché non è il “prodotto principe”.

Perché appunto non parliamo né di vino, né di olio extravergine d’oliva. Ma di funghi. In particolare porcini, ovoli, gallettini (o gallinacci). Qui non siamo certo ai livelli della Maremma, del Casentino, del Mugello, ma anche nei boschi chiantigiani ci si possono togliere delle soddisfazioni.

Appunto, i boschi, ma quali? Qualche indicazione, sulla base di esperienze personali e di fungaioli delle nostre zone, ve la possiamo fornire.

Poi, come in tutte le cose della vita, si tratterà… di provare: facendo sempre attenzione alle regole base, sia per quanto riguarda l’abbigliamento (resistente e leggero), sia per quanto riguarda la compagnia (è sempre sconsigliabile andare da soli).

Allora, ecco qualche consiglio in serie: per quanto riguarda il castagno, non si sbaglia. Boschi di Lucolena, nel comune di Greve in Chianti.

Sulla macchia e sulla querce invece la scelta si fa più vasta. Partiamo dai boschi nel comune di San Casciano: boschi del Pian del Melagrano, prima di Mercatale venendo da San Casciano sulla sinistra (qui c’è anche un po’ di “palina” di castagno); boschi di Luiano che sono la loro naturale “prosecuzione” sul versante che guarda l’Impruneta; boschi degli Scopeti (sulla strada che scende giù da Sant’Andrea in Percussina).

Passando per quelli di Badia a Passignano o dei Chiostrini, nel comune di Tavarnelle. Spesso molto interessanti anche i boschi di San Piero in Sillano, lungo la strada che da Valigondoli va verso Panzano in Chianti (sul confine fra i comuni di San Casciano e Greve).

Insomma, non resta che aguzzare l’orecchio e “captare” magari qualche notizia frammentaria al bar o da conoscenti. E poi, immergersi nei nostri boschi. Magari si farà solo una bella passeggiata: che è tutta salute!

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