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Dopo la distruzione causata dalle cannonate della seconda guerra mondiale (e di conseguenza la perdita di questa memoria storica), l’orologio posto sulla facciata del civico 73 in via Roma, a Tavarnelle, grazie alla famiglia Chiostrini che si è presa cura di riportarlo alla luce, ha ripresoda un po’ di mesi a scandire il tempo.

A raccontarci la storia di questo orologio è il parroco della Pieve tavarnellina di Santa Lucia al Borghetto, don Franco Del Grosso: “I tavarnellini lo chiamavano l’orologio di “Vico” – inizia don Franco – un’abbreviazione al nome di Ludovico, che risiedeva nella casa oggi dei Chiostrini”.

“In pratica – ricorda – per chi entrava di fondo al paese lo sguardo andava all’orologio di “Vico” per scorgere che ora era. Faceva parte dell’ottocentesca Tavarnelle. Era posto in un punto strategico del paese, all’incrocio di via delle Fonti, via Palazzolo e via Roma, la vecchia via Romana per Siena”.

“Su questo incrocio – prosegue don Franco con dovizia di particolari – vi era anche un pozzo. Le persone più anziane ricordavano che intorno a questo vi giravano i cavalli che disputavano un antico Palio, mentre nella piazza vecchia si teneva anche il mercato”.

Ma quello di “Vico” non era l’unico orologio, l’altro era posto sopra al municipio, anche quello andato distrutto da una cannonata dell’ultima guerra. Pare infatti che a Tavarnelle nel XVIII secolo vi era una importante attività di costruzione di orologi da torre, tramandata di padre in figlio fino alla seconda metà dell’Ottocento.

Il capostipite era Lorenzo Pistelli nato il 9 ottobre 1724 a Santa Lucia al Borghetto. A proseguire l’attività del padre fu il figlio Vincenzo, che divenne un abile costruttore e riparatore di orologi da torre, collocando alcuni di questi nei campanili, torri e ville del Chianti del Valdarno e di Colle Val d’Elsa.

Tornando a oggi, grazie alla famiglia Chiostrini l’orologio è di nuovo stato disegnato sulla facciata di via Roma, identico a quello riportato su un’antica cartolina d’epoca. Funzionante, scandisce il tempo: e la notte è addirittura illuminato, grazie a un faro installato dal Comune di Tavarnelle.

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