“L’analisi dei dati relativi al Chianti Classico di medio termine ci restituisce il quadro di una denominazione in sostanziale e stabile equilibrio. Le vendite dei vini Gallo Nero degli ultimi anni (2020-2023) sono state infatti superiori del 4% rispetto alla produzione del medesimo periodo”.

E’ il bilancio che il Consorzio Vino Chianti Classico spiega in occasione della Chianti Classdico Collection, che oggi e domani animerà la Stazione Leopolda di Firenze, e che quest’anno celebra i 100 anni del Consorzio stesso.

“Per quanto riguarda il 2023 – si spiega ancora – a fronte di una contrazione del prodotto imbottigliato (-11%), legata a varie cause fra cui le previsioni sulla riduzione della produzione, la crescita generale dei prezzi e il fenomeno del sovra-stoccaggio in alcuni dei mercati chiave del Gallo Nero, l’anno si chiude con alcuni risultati di rilievo: in particolare, l’ottimo exploit del mercato interno e l’ulteriore crescita in valore e notorietà della Gran Selezione“.

“In generale – viene sottolineato – cresce il valore attribuito ai vini della denominazione del Gallo Nero: il prezzo medio del Chianti Classico (media delle tre tipologie) aumenta infatti del 7% rispetto al 2022 e del 13% sul 2021″.

“Per quel che riguarda il prodotto imbottigliato – prosegue il Consorzio – si conferma la forte presenza – in volumi venduti e in valore – delle tipologie “premium” del Chianti Classico, Riserva e Gran Selezione. Nel 2023 le due tipologie hanno infatti rappresentato, congiuntamente, circa il 42% della produzione e il 54% del fatturato”.

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In particolare, si evidenzia l’ulteriore crescita di notorietà del Chianti Classico Gran Selezione.

“A 10 anni dalla sua introduzione – commentano dal Consorzio Vino Chianti Classico – il mercato conferma il grande interesse per questa tipologia di altissima qualità. Questo anche grazie all’entrata in vigore del nuovo disciplinare di produzione (dal 1 luglio 2023) che permette l’utilizzo delle Unità Geografiche Aggiuntive in etichetta, legando ancora più indissolubilmente il vino al suo territorio di produzione”.

“Nell’anno da poco conclusosi – si evidenzia – la Gran Selezione e il Chianti Classico in generale, sono stati infatti sotto i riflettori della critica internazionale, che ha dedicato un’attenzione particolare alla denominazione, premiandola in alcuni casi con il massimo punteggio, sinonimo di eccellenza assoluta”.

Guardando ai mercati del Chianti Classico, quello domestico, secondo mercato per il Chianti Classico, è quello che è cresciuto maggiormente, assorbendo il 22% del prodotto venduto. E proprio in Italia si segnala anche un forte aumento del fatturato legato alla tipologia Gran Selezione (+14% rispetto al 2021).

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Gli USA, che nel 2022 avevano registrato un vero e proprio boom di vendite di Gallo Nero, si confermano ancora una volta al primo posto: il 35% delle bottiglie di Chianti Classico trovano infatti sbocco su questo mercato.

Nel 2024 il Consorzio ha in programma la realizzazione di varie attività di marketing e comunicazione negli Stati Uniti d’America, ed in particolare a fine aprile organizzerà un evento di altissimo livello nella città di New York.

Segue il Canada stabile al terzo posto (10%), un mercato che negli ultimi anni ci ha regalato grandi soddisfazioni e per cui il Consorzio vede ancora ottime potenzialità di crescita.

Anche in questo mercato nel 2023 si registra un vero e proprio exploit delle vendite di Chianti Classico Gran Selezione, con un quasi +50% nei volumi e +60% in valore, rispetto all’anno precedente.

Buona anche la performance del Regno Unito che si attesta al quarto posto (7%): un Paese dove il Consorzio Vino Chianti Classico continuerà ad investire anche nel 2024 con vari eventi e attività promozionali.

Poi, ancora fra i mercati consolidati, ricordiamo la Germania al 6%, un mercato che è e sarà oggetto di particolare attenzione nella strategia consortile insieme a Svezia e Francia (paesi target nell’ambito del progetto triennale MEET).

“Una nota particolare – tengono a dire dal Consorzio – vogliamo dedicarla proprio al mercato svedese che, grazie anche agli investimenti realizzati nell’ultimo biennio, segna un +8% delle vendite in volumi e +12% in fatturato sull’anno precedente. Anche in questo caso, complice dell’aumento, è stata la tipologia Gran Selezione, che raddoppia i volumi venduti rispetto al 2022. Seguono: Benelux (3%), Svizzera (2%), Giappone (2%) e Corea del Sud (2%)”.

Dall’indagine sulle vendite del Gallo Nero effettuata dal Consorzio, il Chianti Classico “vanta una penetrazione commerciale davvero particolare; pur rimanendo infatti spiccata la concentrazione delle vendite nei suoi mercati storici (due terzi della produzione viene venduta nei primi tre mercati), i vini del Gallo Nero raggiungono anche mete insolite, al di fuori dalle normali rotte commerciali e in tutti i continenti: sono infatti distribuiti in oltre 160 Paesi in tutto il mondo”.

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