Il territorio del Chianti fiorentino, custode dei tesori del passato e non solo, si offre a cittadini e turisti come un museo a cielo aperto, da visitare in ogni momento dell’anno.

Sono tanti gli spazi, i luoghi, i monumenti e gli spazi espositivi dove sono raccolte importanti testimonianze storico-artistiche del periodo medievale e rinascimentale, aperti e fruibili nel periodo estivo.

ll Museo di Greve in Chianti, allestito negli spazi dell’ex oratorio di San Francesco, ospita dipinti, sculture, parati e oreficerie provenienti dalle chiese del territorio comunale.

Nel museo grevigiano è conservata, tra le altre, la tavola con l’Annunciazione dalla chiesa di Santa Croce a Greve, l’opera più antica del museo, caratterizzata dai tratti tipici della pittura fiorentina di metà Trecento.

Museo di Greve in Chianti

Altra preziosa testimonianza del passato è la tavola di inizio Cinquecento con la Madonna col Bambino, San Giovannino e i Santi Antonio Abate e Lucia e due donatori, questi ultimi forse membri della famiglia Bardi, feudataria del castello di Sezzate, riprodotto con precisione sullo sfondo.

Il Museo di San Francesco è aperto dalle ore 10 alle ore 13, e dalle ore 15.30 alle ore 19.30. Chiuso: lunedì e mercoledì. Info: 0558544685.

A Barberino Val d’Elsa vale la pena una visita all’Antiquarium, nei locali della pieve di Sant’Appiano, dove è ospitata una raccolta di reperti archeologici.

Emersi durante le diverse campagne di scavo condotte a partire dalla fine dell’Ottocento nelle zone di Sant’Appiano, San Martino ai Colli e Semifonte, un territorio fertile e densamente popolato sin dall’VIII secolo avanti Cristo.

L’unicità del museo non è dovuta tanto alla grande quantità dei reperti esposti, quanto alla loro alta qualità.

L’Antiquarium è aperto il sabato dalle ore 15 alle 18.30, la domenica su appuntamento (3920989829).

La pieve di Sant’Appiano, nel comune di Barberino Tavarnelle

Il Museo d’Arte Sacra di Tavarnelle, collocato all’interno della canonica della pieve di San Pietro in Bossolo, accoglie le tavole provenienti dal vicino Santuario di Santa Maria al Morrocco, nei pressi di Tavarnelle.

Sono dipinti realizzati negli anni settanta del Quattrocento dal fiorentino Neri di Bicci per i tre altari della chiesa da poco fondata da Niccolò Sernigi.

Oltre a una curiosa raccolta di ex-voto, tra le altre opere si possono citare il trittico con la Madonna col Bambino e i Santi Pietro e Giovanni Evangelista attribuito a Ugolino di Nerio, la Madonna col Bambino di fine Trecento di Lorenzo di Bicci, la Madonna col Bambino coi Santi Martino e Sebastiano del Maestro delle tavole Campana (alias Maestro di Tavarnelle), la Madonna col Bambino e San Giovannino di Jacopo da Empoli, rispettivamente di inizio e fine XVI secolo.

Il dipinto più antico della raccolta risale alla seconda metà del Duecento ed è la Madonna col Bambino su fondo oro, nel caratteristico stile bizantino della pittura fiorentina di quel periodo, attribuita a Meliore di Jacopo. La tavola era collocata in origine nell’oratorio di San Michele a Casaglia.

Il museo tavarnellino è aperto sabato e domenica, ore 16-19. Info: 3355202995.

La pieve di San Pietro in Bossolo, nel comune di Barberino Tavarnelle

 

A San Casciano la ricca collezione articolata in tre sezioni, arte sacra, archeologia e arte contemporanea, è esposta all’interno del Museo Giuliano Ghelli.

Tra le opere più celebri la Madonna col Bambino di Ambrogio Lorenzetti (1320).

Il museo è visitabile tutti i giorni tranne il mercoledì e più precisamente lunedì 9-13, martedì 15-19, giovedì 15-19, venerdì 15-19, sabato 10-13 e 16-19, domenica 10-13 e 16-19. Info: 0558256385.

I musei chiantigiani fanno parte della rete del Sistema museale Chianti Valdarno, coordinato dalla storica dell’arte Nicoletta Matteuzzi.

Museo Ghelli, San Casciano

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