“Bell’Italia”, l’appuntamento settimanale della TGR della Toscana dedicato ai beni culturali, ha acceso nei giorni scorsi i riflettori sulle risorse storico-artistiche e architettoniche della millenaria abbazia di Badia a Passignano.

Le porte dell’antico monastero dell’aspetto di un castello, costruito intorno all’anno Mille, da San Giovanni Gualberto, fondatore dell’ordine benedettino, si sono aperte per accogliere le telecamere Rai nazionali che viaggiano attraverso l’Italia per raccontare la grande bellezza legata alla storia e alla cultura del nostro Paese.

Il servizio di Emilia Rettura è andato in onda sabato 8 aprile alle su Rai 3, mostrando alcuni dei più importanti tesori che caratterizzano il complesso religioso.

Tra cui la sala del refettorio affrescata da Domenico Ghirlandaio con l'”Ultima cena” (1476) e gli affreschi di Cesare e Benedetto Veli della seconda metà del sedicesimo secolo, appena tornati a nuova vita.

Grazie ad un intervento di restauro finanziato dalla professoressa Elisabetta Bertol, già docente universitaria, alla guida di un gruppo di mecenati contemporanei “United by art”, e realizzato dalla restauratrice Manola Bernini.

A Badia a Passignano una mecenate salva gli affreschi della Badia: Elisabetta Bertol

 

Nella puntata pasquale di “Bell’Italia”, trasmissione a cura di Cristina di Domenico con in redazione Maria Adele De Francisci, Badia a Passignano si è presentata in tutta la sua luce storico-culturale e religiosa.

Grazie anche alla stretta collaborazione tra il Comune di Barberino Tavarnelle e i monaci benedettini che abitano il luogo di fede guidati da Padre Jinsho.

Il servizio di “Bell’Italia” su Badia a Passignano

“Oltre al refettorio, abbiamo avuto il piacere di rivelare alle telecamere l’antichissima cucina monumentale dell’Abbazia, dove sono esposte alcune delle prime forchette giunte in Italia nel XVII secolo” rivelano i monaci vallombrosani.

E ancora, “l’ampio chiostro, tutto il giardino esterno progettato secondo il tipico impianto all’italiana”.

Altra tappa del tour televisivo, condotto anche da Fra’ Matteo, la chiesa abbaziale di San Michele Arcangelo, parte del complesso, dove sono conservati dipinti di Michele di Ridolfo del Ghirlandaio, affreschi del Passignano, Alessandro Allori e Benedetto Veli del XVI secolo.

E’ nella chiesa che, infine, è invece custodito il reliquario di San Giovanni Gualberto con busto d’argento cesellato del XV secolo.

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