Dai più giovani agli anziani del paese. Tutti protagonisti della festa di comunità dedicata all’ingresso ufficiale di San Donato in Poggio nella grande “famiglia” italiana de I Borghi più belli d’Italia.

Sabato 11 marzo centinaia di cittadini, tra residenti e visitatori, hanno incorniciato l’iniziativa che il Comune e la Pro Loco di San Donato in Poggio hanno organizzato e condiviso ieri pomeriggio per celebrare l’importante riconoscimento conferito dall’Associazione nazionale I Borghi più belli d’Italia.

Oltre ai colori della bandiera biancorossa, che da qualche ora sventola sulle antiche porte e le torri del castello di origine medievale, incastonato nel cuore del Chianti Classico, sono state le forme geometriche e le creazioni artistiche della bellissima infiorata realizzata dal Gruppo Pietre Vive della Parrocchia di San Donato in Poggio a vestire a festa piazza Malaspina.

I giovani volontari hanno realizzato dei tappeti floreali intorno al pozzo ottagonale con la scritta “San Donato in Poggio tra i borghi più belli d’Italia” con i colori dei rioni del paese e al centro della piazza hanno riprodotto il nuovo stemma del Comune usando petali di rose dipinte di blu.

Le infiorate (tradizione sandonatina) sono state realizzate grazie alle forniture donate dai fiorai di Tavarnelle e Barberino Val d’Elsa, Marco Fantoni e Maurizio Fiori.

Salutata dal presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, la cerimonia è stata presenziata dal sindaco David Baroncelli, dagli assessori Tatiana PistolesiAnna Grassi, Giampiero Galgani e Roberto Fontani.

Dai sindaci Paolo Sottani (Comune di Greve in Chianti), Roberto Ciappi (Comune di San Casciano), Moreno Botti (Comune di Loro Ciuffenna), dal vicesindaco Luca Belcari (Comune di Montaione), dalla presidente del consiglio comunale Silvia Casati, dai consiglieri comunali di Barberino Tavarnelle Francesco Tomei e Barbara Guazzini, dal consigliere regionale Massimiliano Pescini.

E da Rosalba Cardinale, vicepresidente nazionale dell’associazione “I Borghi più belli d’Italia”, che mette in rete circa 350 comuni disseminati da nord a sud lungo tutta la penisola.

“Siamo particolarmente orgogliosi di questo traguardo– dichiara il sindaco David Baroncelli – Il borgo merita il riconoscimento non solo per le peculiarità storico artistiche e architettoniche, le radici millenarie, il profumo del passato che emana ogni pietra del borgo, al centro istituzionale delle origini del Comune di Barberino Tavarnelle”.

“Ma soprattutto – ha specificato – per la vitalità e l’accoglienza della sua gente, dei residenti, della nostra comunità appassionata, dinamica e consapevole del proprio ruolo sociale e culturale, è questo ciò che tiene in vita il paese”.

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