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Nel momento difficile che tutti noi stiamo vivendo, la natura continua a fare il suo corso e rappresenta per noi una straordinaria certezza.

Da pochi giorni è arrivata la primavera, momento perfetto per riscoprire una società matriarcale, quella delle api, molto importante per l’equilibrio ambientale e per la nostra salute.

Proprio le api si pongono al centro di questo nuovo progetto di custodia: “Nel nome dell’Ape”, di Castello di Meleto e di Viticola Toscana, con l’obiettivo di triplicare l’esistenza di questi insetti nell’area.

Come? Invitando soggetti privati e i propri soci ad adottare un’arnia, l’azienda si prefigge di favorire un più largo ritorno di questo prezioso insetto nel territorio di Gaiole in Chianti e limitrofi.

“Nel nome dell’Ape” coglie il desiderio di facilitare l’incremento delle api impollinatrici, che hanno appunto una ricaduta positiva sulle difese immunitarie dell’uomo.

L’opportunità dell’affido a tempo di un alveare vuole promuovere un messaggio attuale secondo una direzione precisa: da un lato ritornare alle buone pratiche di riequilibrio necessarie anche per l’educazione ambientale di ciascuno; dall’altro coltivare una consapevolezza nella cittadinanza e costruire un futuro di conservazione.

Per chi deciderà di divenire custode di un’arnia consentirà di farla crescere e sviluppare; in questo modo ne avrà cura a distanza e sarà coinvolto nella crescita passo dopo passo.

Su ogni arnia presa in custodia con una donazione di 250 euro, sarà apposto il nome dell’investitore e, dalla produzione di ciascun loco, saranno estratti 2 kg per 5 anni di affido, per un totale di 10 kg.

Le 20 arnie della proprietà forniscono infatti un miele biologico di qualità ed è nelle intenzioni prossime triplicare le famiglie, al fine di sostenere la biodiversità del territorio e di un patrimonio globale a sviluppo ecosostenibile.

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