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L’ultima in ordine di tempo ad essere comunicata è stata oggi, lunedì 27 aprile, la soppressione della Festa del Giaggiolo, a San Polo in Chianti.

Lo sappiamo bene, di fronte al Coronavirus pensare alle manifestazioni che saltano è un po’ da egoisti. Come guardare il dito senza guardare la Luna.

Ma da chiantigiani non possiamo fare a meno di provare tristezza di fronte a una primavera-estate di eventi totalmente saltata. Che vuol dire tradizioni, turismo, identità.

Dalla Sagra delle Frittelle di Montefioralle al Mercatino delle Cose del Passato del Lunedì di Pasquetta a Greve in Chianti.

Dal Carnevale Medievale Sancascianese alla Chianti Classico Marathon, fino alla Festa della Stagion Bona a Panzano in Chianti, dove il 25 aprile di quest’anno ha avuto un sapore diverso.

Questo solo per rimanere a quelle che ci vengono in mente fra le tradizionali e più importanti. Ma sono tantissimi gli eventi che in questo 2020 non si faranno.

E già la mente corre ai grandi appuntamenti di fine estate e inizio autunno: l’Expo del Chianti Classico a Greve in Chianti, Vino al Vino a Panzano, L’Eroica a Gaiole, la Granfondo del Gallo Nero a Radda in Chianti, la Pentecoste a Castellina, l’Ecomaratona a Castelnuovo Berardenga.

Potremmo andare avanti a lungo. Speriamo solo che possano rappresentare l’inizio di una rinascita… .

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