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Dici biscotti di Prato, cantuccini di Prato, e ti si apre un mondo.

Un mondo che è arrivato anche in Chianti, a Tavarnelle, alla Pasticceria Bagnoli (che qui conoscono tutti come “Da Birullo”).

Che i cantuccini li fa tutto l’anno. Ma come mangiare il cantuccino? C’è chi lo ama inzuppato nel Vinsanto, chi invece in purezza. A noi piace… in tutti i modi.

E alla Pasticceria Bagnoli di Tavarnelle sono maestri nella sua creazione.

La “ricetta”? Ce la racconta Marco Bagnoli. Farina, zucchero, uova, latte, un pizzico di sale.

Sono le mandorle poi che fanno la differenza. Sia in quantità (“Non bisogna essere avari”), sia in qualità. Qui ne vengono usate di prettamente italiane, certificate, della zona di Bari. Quelle migliori secondo la Pasticceria Bagnoli, perché ricche di oli essenziali, di profumi.

La Pasticceria Bagnoli c’è dal 1986: Marco Bagnoli ha imparato qui, da un pasticcere molto quotato a Firenze.

A Tavarnelle tutti la conoscono (la pasticceria) come “Da Birullo”. Non era famiglia di pasticceri quella dei Bagnoli: il nonno di Marco era il noleggiatore di auto in paese, colui che portava in giro il medico condotto, che guidava il pulmino.

Birullo era il suo soprannome, poi trasmesso agli eredi. Dai Bagnoli, come ci spiega Marco, “la pasticceria è di tipo fiorentino, quella tornata dalla Francia di Caterina de’ Medici. Le basi, i ricettari, vengono da lì…”.

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