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Rocca delle Macìe dona” uno scorcio di street art a Castellina in Chianti. Una vera e propria opera “pubblica” permanente, visibile da tutti quelli che passano di fronte alla nuova enoteca appena fuori dal paese. L’idea è nata con l’obiettivo di riqualificare una parete ancora semi-industriale e renderla viva.

Attiva dall’autunno 2016, da agosto 2018 l’enoteca dell’azienda castellinese è stata arricchita di una vera e propria opera di “arte di strada” realizzata sull’intera parete dell’adiacente edificio. Inutilizzato e ancora da restaurare.

“L’idea di Sergio e della famiglia Zingarelli – spiegano da Rocca delle Macìe – è stata quella di poter rappresentare e sintetizzare la storia di Rocca delle Macìe in quello spazio da troppo tempo inutilizzato”.

“Numerosi sono stati i bozzetti – prosegue l’azienda – gli scambi di opinioni e gli scontri su cosa e come enfatizzare al meglio il messaggio, fino a quando alcuni schizzi a mano libera realizzati su un foglio di giornale non hanno convinto e allineato il pensiero di tutti”.

La scelta è caduta su Valerio Prugnola, romano, 25 anni, che dal 2015 dedicato alla pittura a tempo pieno. Dal 2015 ad oggi ha esposto molti lavori in mostre collettive a Roma, e ha realizzato diverse opere su commissione per aziende e privati.

Ha, oggi, uno studio dove svolge la sua attività di pittore. Parallelamente gestisce una associazione culturale in Umbria, al Castello di Mongiovino Vecchio, chiamata Officine Mongiovino. Pratica pugilato al livello dilettantistico da sei anni e amatoriale da dieci.

“Anche la scelta dell’artista – concludono da Rocca delle Macìe – alla fine ha rispecchiato quello che era uno dei motivi che muoveva Italo Zingarelli ogni due anni a proporre il Premio d’Arte a Rocca delle Macìe: uno dei presupposti per la scelta dei candidati del premio era infatti quello che fossero giovani artisti alle prime armi, un modo per invogliare ed aiutare i nuovi talenti, e così è stato anche questa volta”.

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