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Podernovi è un casale poco distante dal castello di Brolio, reso famoso e meta continua di passaggio da quando diventò parte integrante del set cinematografico del film di Bernardo Bertolucci “Io ballo da sola”, girato nel lontano 1996.

Il casale è oggi un raro esempio di integrità storica e architettonica nel Chianti, una casa colonica (contadina) che non ha subito lo svilimento di un rimaneggiamento per condurla al rango di villa di lusso o resort con le bollicine per accalappiare turisti danarosi.

Sono accorsi da tutta Italia i 40 volontari che hanno lavorato per allestire un percorso emotivo, olfattivo sensoriale che si snoda fra corridoi di frasca di olivo, prati di gerbere, intagli di colore vegetale fra il minio e l’ossido di rame delle pareti, il nero della combustione di legna intorno al vecchio forno del pane.

“Slow Flowers” in Chianti. L’operosità dei volontari, mista la passaggio degli oltre tremila visitatori che nella tre giorni si sono succeduti, non ha turbato il lavoro ingegnoso della rondine che sotto le travi di una stanza piena di fiori, continua alacremente nel restauro del suo nido.

Tommaso e Tania Torrini, che hanno creato a Firenze “La rosa canina“prima negozio, oggi laboratorio specializzato in floral design per matrimoni, si ispirano nell’allestimento alle nature morte dei pittori fiamminghi e utilizzano fiori da taglio coltivati (con un occhio all’impatto ambientale) da piccoli artigiani delle serre.

Tra questi i “Fiori di Puscina“, azienda di Montefollonico, nel comune di Torrita di Siena, condotto dalle sorelle Cugusi, che hanno riconvertito un terreno ad uso pascolo in una riserva colorata di fiori.

Fuori e dentro Podernovi si snoda percorso emozionale che strappa istantaneamente il circuito del presente per cullarsi nel sogno o nella poesia dei ricordi, in battiti cardiaci mai domi, porte chiuse a forza dall’impeto o dalla forza glaciale del vento, riaperti dal calore delle parole di Alda Merini: “Tu non sai: ci sono betulle che di notte levano le loro radici, e tu non crederesti mai che di notte gli alberi camminano o diventano sogni”.

Andrea Pagliantini

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