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Il 25 aprile a Panzano in Chianti si vive fra carri trainati dai buoi, uomini incappucciati, l’impiccagione finale. E’ la “Festa della Stagion Bona”, che anche quest’anno ritorna grazie all’organizzazione dei ragazzi de Il Grondino.

La giornata prende spunto da fatti realmente accaduti. Tra i Gherardini del Castello di Montagliari e i Firidolfi del vicino Castello di Panzano non correva buon sangue, anzi, il sangue scorreva.

Un giorno due dei Gherardini uccisero Antonio, fratello di Luca di Totto de’ Firidolfi. Luca giurò vendetta, come d’uso, ma i due inseguiti “… per paesi e per boschi massimamente”, si rifugiarono a Napoli. Luca, preso da altre faccende, potè mandare a compimento il suo proposito solo quattro anni dopo, nel 1346, quando seppe che il Gherardini superstite (l’altro era morto per i fatti suoi a Napoli) era a desinare a Santa Margherita a Montici, presso Firenze.

Radunati consorti ed armati, piombarono sul posto, “… diedero il guasto agli edifici” e catturarono il Gherardini. “Gli fummo sopra e mandamolo in paradiso …”, come scrive proprio Luca nelle sue Ricordanze.

Questa è la storia che i giovani dell’associazione “Il Grondino” rievocano a Panzano in Chianti nel pomeriggio del 25 aprile, cambiando ogni tanto il copione per esigenze di spettacolo: o decapitato, o morto impiccato, sempre però dopo un “gustoso” processo nel quale sono giudici i signori dei castelli chiantigiani in sfarzosi costumi d’epoca.

LA GIORNATA

Il 25 aprile, dalle 11 sino a tarda notte le vie del borgo storico ospiteranno la rievocazione medievale, il corteo degli sbandieratori e gli artisti di strada, gli stand con lo street food della tradizione, mercatini di artigianato e giochi medievali, e per finire… fuochi d’artificio!

Per l’intera giornata il borgo di Panzano in Chianti respirerà un’atmosfera medievale, grazie ai tanti figuranti che partecipano ogni anno alla rievocazione!

Nel primo pomeriggio sarà messa in scena la faida tra i Gherardini e i Firidolfi, una rievocazione che coinvolge tutto il paese come figurante.

La scena prende inizio dal sagrato della chiesa, dalla quale parte il corteo che segue le vie del borgo sino a giungere in piazza: qui, allestiti due palchi, avrà luogo il fatidico processo, che lascia ogni anno il pubblico col fiato sospeso sull’impiccagione finale.

Alla sera sarà ancora aperto lo stand per cenare con piatti della tradizione cucinati espressi; alle 23 avranno inizio i fuochi d’artificio, a cui segue musica in piazza fino a tarda notte!

Informazioni: l’ingresso alla festa è gratuito.

Matteo Pucci

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