Articolo disponibile anche in: Inglese
Markus Holzinger è un pittore di San Casciano ormai conosciuto ed apprezzato dagli addetti ai lavori e dalla cittadinanza, grazie alle mostre pittoriche che da cinque anni allestisce non solo nel nostro comune ma anche altrove: come la Mostra alla Fortezza Medicea di Siena nel giugno scorso, che gli ha regalato non poche soddisfazioni.
Tedesco di origine, lo abbiamo incontrato per comprendere come nasce il suo rapporto con il Chianti e quanto di esso ci sia nella sua pittura.
“Siamo venuti a vivere con tutta la mia famiglia in Italia nel 1975 – ci racconta – in una bella casa colonica, posizionata tra Tavarnelle e Montespertoli, con tanti ulivi ed anche una vigna che per me bambino era luogo di esplorazione. Dal momento che i miei genitori erano entrambe artisti, la casa era sempre piena di amici che venivano anche dalla Germania, soprattutto in estate ma anche per Pasqua”.
Imparata presto la lingua, Markus riesce ad integrarsi a scuola come nel paese ed a stringere legami di amicizia che durano ancora oggi. Poi gli studi superiori presso il Liceo Scientifico a l’approdo alla Facoltà di Filosofia che forse faceva già presagire la necessità di compiere un percorso interiore, a tratti metafisico, che si concretizzerà negli anni successivi.
“Naturalmente ero consapevole – continua – che dopo Filosofia il lavoro non c’è. E siccome mi ero intanto appassionato allo studio dei computers, proprio a San Casciano trovai lavoro presso la ditta Bandinelli, come consulente informatico. A San Casciano poi avevo conosciuto Sabrina, la mia futura moglie, e quindi questo diventò il mio paese, in cui ho continuato a lavorare con passione per conto mio dopo che la ditta Bandinelli chiuse”.
Passano gli anni e nel 2010 Markus decide di prendere il sacramento del Battesimo, insieme alla sorella Daniela, che culmina il 25 aprile del 2011 in una bella cerimonia presso il convento delle Clarisse. Nello stesso periodo sente la necessità di esprimere la sua anima e il suo vissuto in un modo diverso e nasce il pittore che forse era in lui da sempre.
“Nel 2010 cominciai a dipingere – racconta con emozione – e fu una cosa abbastanza necessaria per me. Dipingevo in modo molto istintivo sui fogli di carta che trovavo e ricordo il sostegno in quei momenti soprattutto di Giuliano Ghelli. Nel 2011 feci la prima mostra al concorso Fiori e Pittori”.
Da allora l’arte è diventata il mondo di Markus; una necessità quotidiana, un diario su cui appuntare tutte le emozioni legate a ciò che lo circonda.
Si può quindi parlare Makcus di una pittura che trae ispirazione da questi luoghi, che è nata anche grazie al mondo che ti circonda? “Sì. Volterra, San Gimignano, Scarlino e San Casciano riemergono dalla mia mente e dal mio cuore, con le loro forme e colori – ci spiega – e la mia pittura astratta e contemporanea prende forma proprio dalle immagini di questi luoghi. Chiaramente c’è anche la Germania nei miei quadri, soprattutto la foresta, il bosco germanico che ritorna perché è la mia radice”.
E’ chiaro che ama moltissimo il territorio al punto, come ci confessa, da non sentire nemmeno il bisogno di andare in vacanza e ci dice che “decidere allora di venire a vivere qui nel Chianti è stato un dono”.
Quando salutiamo questo artista che ci ha saputo guidare alla scoperta della sua anima, ci rimane l’insegnamento che per vedere il bello che c’è nelle cose bisogna volerlo vedere, in modo istintivo, senza limiti ed abbiamo imparato che le forme ed i colori che si rincorrono nei suoi quadri sono vivi come gli ulivi, i sentieri, i ruscelli, le colline del nostro Chianti.
Silvia Luis