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Sabato 19 novembre, nella sala della Filarmonica di Gaiole, si è svolta la cena dei volontari e organizzatori della ventesima edizione de L’Eroica, il raduno di appassionati di ciclismo storico che non ha bisogno di presentazioni.

La serata, dedicata a chi si è messo a disposizione per rendere possibile l’evento e la ricorrenza del ventennale, era il momento giusto per i bilanci.

LA CENA CON I VOLONTARI

È toccato a Giancarlo  Brocci, primo promotore del “modello Eroica”, insieme ai pionieristici organizzatori Monica Licitra, Claudio Marinangeli, Rita Capotondi, Franco Gatterelli, Cecilia Parrini, Furio Giannini e Luigina Nassi fare il lusinghiero punto della situazione.

Anche l’ultima edizione della corsa storica è stato un successo da capogiro. Gli iscritti sono stati 7.100 e fortunatamente non c’è stato neanche un infortunio.

Anche il riscontro di soddisfazione da parte dei partecipanti, come la considerazione dei mezzi di informazione (sia nazionali che internazionali) concordano con l’estrema contentezza degli organizzatori di Gaiole.

Ormai, però, L’Eroica ha raggiunto una reputazione internazionale. Il modello di corsa ciclistica storica è già una realtà nel mondo e, prossimamente, verranno organizzate manifestazioni collegate anche in Uruguay e Australia.

Lo stesso Brocci era di ritorno da un importante riunione a Roma, preparatoria ad altri sviluppi, che si era tenuta la mattina stessa. I due decenni di crescita della manifestazione rendono orgogliosi del lavoro svolto, nella consapevolezza di aver creato un formidabile strumento di promozione della toscanità nel mondo.

Anche a Gaiole sono previsti altri miglioramenti nell’organizzazione e sviluppo di iniziative per promuovere il ciclismo. Fra queste la realizzazione di un museo permanente di biciclette storiche in collaborazione con il castello di Brolio.

Il sindaco di Gaiole, Michele Pescini, ha salutato i volontari dell’organizzazione ed ha ricordato l’importanza che ha questo evento per Gaiole. Oltre agli aspetti economici e di immagine, ancora più di peso nella comunità chiantigiana, risulta la familiarità con cui i partecipanti alla corsa si riconoscono nel territorio e diventano autentici “cittadini di Gaiole” anche se hanno la residenza altrove (e magari parlano altre lingue).

I VOLONTARI… ALL’OPERA

La serata, al di là dell’ottima cena, si è svolta nel migliore clima conviviale proprio del ciclismo. Ci sono stati riconoscimenti per tutti i volontari ed ancora di più per le signore.

Non è mancata neanche la solidarietà per le popolazioni colpite dai recenti terremoti in centro Italia, con un concreto sostegno dei presenti, sotto forma di lotteria.

Infine il ringraziamento, da parte degli organizzatori, per lo spontaneo clima di festa ed accoglienza trasmesso agli iscritti. Questi valori e queste atmosfere, essendo l’anima dell’Eroica, sono anche la base del suo successo.