Articolo disponibile anche in: Inglese
Con la nostra periodica, anzi saltuaria, “Lettera da Panzano”, crediamo di aver rispettato le premesse, mantenuto le promesse.
Ci siamo dati del “noi” tra amici, abbiamo raccontato storie locali passate nel tempo e accadimenti di tempi vicini, perché siamo (Dario dicet) come alberi con le radici nel terreno della tradizione e con le chiome protese nel cielo, verso il futuro: desideri, fantasie, gioie, progetti, per dire in positivo.
Uno di questi progetti in fase di realizzazione è “Cecchini Panini”.
Che roba è? Chiaro, è un nuovo concetto etnico di fast food.
Dove fast food = ‘cibo veloce’ e ‘etnico’ = ‘proprio di un popolo’.
Il frenetico Dario ha per questo messo insieme cibo chiantigiano da consumarsi velocemente ma con gioia. Buon cibo a buon prezzo.
Si può fare. Si farà!
Dove? Nella parte storica e antica del paese, a Panzano Alto, così da offrire al luogo una nuova vitalità, e agli ospiti un panorama da urlo che sta a cavallo tra la valle della Pesa e la valle della Greve. In locali di proprietà di Dario, al pari del livello della Sala d’Armi, che fecero parte dello storico Castello dei Firidolfi.
Non vogliamo né possiamo entrare nella Storia con la lettera maiuscola che ci raccontano gli studiosi, vastissima, gloriosa e faziosa com’è nel costume toscano ma, nel 2004, dopo che Dario ebbe acquistato la Sala d’Armi, Miriam percorse strade più modeste, si fece cronista delle memorie degli anziani del luogo che di quella Sala hanno ricordi vivissimi tramandati anche da genitori e nonni.
Da tutti un coro solo: “Lo stanzone delle Monache!”. Infatti dal 1800, sala d’armi e piano superiore fecero parte dell’Asilo delle Suore.
Quindi abbiamo riempito una valigetta di amabili ricordi: ‘Il valore di un luogo’, che forse pubblicheremo.
Acquolina in bocca in attesa di “Cecchini Panini”!
Miriam Serni Casalini e Dario Cecchini
Sole in Scorpione 2016