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L’atelier di Rebecca Serchi ha il sapore di quelle storie che lei ama illustrare: un angolo di paradiso fiabesco, in casa a San Casciano, arredato con creazioni “handmade” e contornato da fogli, tempere, pennelli e tutti gli attrezzi del mestiere.

rebeccaserchi3Sin dall’asilo Rebecca aveva un sogno nel cassetto. E adesso che ha trent’anni lo ha realizzato. Con passione, impegno e voglia di migliorarsi sempre. Grande successo personale. Oltre che fatto degno di nota vivere, di questi tempi, esclusivamente di ciò che producono mani e mente.

Artista a 360 gradi, coglie le esigenze del cliente, le interpreta e trasforma negli oggetti più disparati (in foto e sul sito www.rebeccaserchi.com). Insomma un concentrato di versatilità, che comunque non esclude competenza, accuratezza, sensibilità in ogni singolo ambito.

“A Firenze – a parlare è Rebecca – ho frequentato l’Istituto d’arte  e poi un corso biennale di decorazione pittorica. Sono stata ferma un anno, alla ricerca del mio stile. Finché non ho ripreso a studiare da autodidatta. Quattro anni fa ho iniziato un corso tenuto da Brunella Baldi”.

rebeccaserchi6“Complementare al testo – dice – l’illustrazione deve trasmettere qualcosa in più.  Finora ho illustrato una fiaba musicale per bambini, Il Flautino, ed un libro collettivo per adulti, Camminare tra donne”.

“In collaborazione con Alice Montagnini – racconta – ho partecipato ad un concorso internazionale per l’albo illustrato in Austria. E ho vinto il primo premio con “L’invenzione che ho inventato”. Adesso stiamo cercando una casa editrice italiana che lo pubblichi”.

“La tecnica è mista – spiega – La monotopia consiste nell’uso di colori calcografici, stesi su una superficie e trasferiti sulla carta. Preparo una traccia del disegno, mi aiuto con dei rulli e coloro il resto. Poi subentra il collage: inchiostro ed incollo i materiali più vari (foglie, fiori, imballaggi)”.

“A casa mi sono ricavata un piccolo studio – prosegue – Oltre all’illustrazione, mi occupo di molte altre cose. E’ stimolante per la fantasia variare attività. Faccio bomboniere, quadri, partecipazioni e da poco anche gioielli”.

“Per aziende come Antinori e la Tenuta Col d’Orcia (Montalcino) – dice ancora – realizzo cartine ed etichette. Dal 2013, con l’associazione Amici del Museo di Impruneta e San Casciano, promuovo nelle scuole l’arte del territorio, ricco di opere”.

“Tra visite al Museo di San Casciano e lezioni in classe – conclude Rebecca – tengo un laboratorio in cui gli studenti possono creare ispirandosi al museo stesso. Mi dà molta soddisfazione. Per di più stare a contatto con i bambini mi aiuta nell’altra parte del lavoro: l’illustrazione di libri rivolti loro”.

Noemi Bartalesi