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15056486_10153931509666771_7834045364659187397_nLa piazza gastronomica più affermata della città del Giglio ha accolto venerdì 11 novembre una folla pronta a brindare ai 300 anni dal bando di Cosimo III, che consacrò l’odierno Chianti Classico a area particolarmente vocata per la produzione di vini di grande qualità.

Il connubio tra uno dei vini più amati d’Italia e il cibo street-gourmand di Mercato Centrale è stato un successo: i trentadue produttori di vino Gallo Nero hanno servito circa 4000 assaggi al pubblico che ha affollato il primo piano del Mercato storico di Firenze.

A fare da guida nel mondo del vino è stato Andrea Gori di God Save the Wine, che ha tenuto corsi di 30 minuti non solo su come approcciarsi a un bicchiere di Chianti Classico, ma anche su come abbinarlo ai piatti della tradizione toscana.15056412_10153931510871771_1540551503052308220_n

Spiegare come nascano questi piatti invece è stato compito delle massaie del territorio che in due cooking show hanno presentato alcuni cavalli battaglia della tavola toscana, come la ribollita e i fegatini.

Nella festa un momento di approfondimento è stato il Seminario “I territori del Chianti Classico”, una degustazione diventata viaggio tra le colline del Chianti con la guida di Andrea Gori.

Il saluto in apertura di Umberto Montano ha ricordato il valore artistico dell’enogastronomica, settore da tenere in conto proprio per la natura altamente creativa. E’ stata sottolineata la valenza culturale dell’enogastronomica anche da parte di Santino Cannamela, Presidente della Biennale Enogastronomica di Firenze, la cui quinta edizione è stata inaugurata proprio il giorno prima.

Ha affermato Cannamela che “una realtà enologica come il Gallo Nero esporta non solo un prodotto di qìgrande qualità, ma anche valori culturali, che costituiscono un bene non solo per il settore, ma anche per il Paese”.

Gianluca Bettarini, assessore allo Sviluppo Economico e al Turismo del Comune di Firenze ha fatto gli auguri al Gallo Nero, “alla sua unicità”, che nelle sue parole deve essere promossa dalla città di Firenze: “Il capoluogo infatti è un luogo da vivere e da assaporare per comprenderne a pieno la cifra unica e emozionante”.

Il Direttore Generale del Consorzio Chianti Classico, Giuseppe Liberatore ha chiuso affermando che “l’eccellenza del Gallo Nero non ha solo una motivazioni storiche, ma è anche frutto di dinamismo continuo, che negli ultimi venti anni ha portato alla selezione dei migliori cloni di Sangiovese con il Progetto Chianti Classico 2000, con un tale innalzamento della qualità dei vini che ha chiamato l’introduzione di una nuova tipologia top di gamma nel 2013, la Gran Selezione”.

15032777_10153931203546771_2293977237961373378_nOggi il processo continua e in breve sarà sottoposta alla base sociale l’introduzione di Menzioni Geografiche aggiuntive, per rendere giustizia alle distintività delle varie aree del Chianti Classico.