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Story Time è un laboratorio in lingua inglese che da sette anni si svolge nella giornata di sabato presso i locali del Museo Giuliano Ghelli a San Casciano, in cui si lavora con la lingua straniera in modo dinamico e creativo attraverso lo svolgimento di attività che riguardano il territorio.

Abbiamo incontrato Debora Chellini (Laurea in Lingue dei paesi anglofoni, Master in Metodologie di Insegnamento lavora presso la Richmond University in Florence) ideatrice ed insegnante di Story Time, che ci ha raccontato come tutto è iniziato e si è sviluppato, tanto da aver ottenuto il patrocinio del comune di San Casciano e Tavarnelle.

Ci sediamo e Debora inizia il suo racconto: “Nel 2009 alcuni genitori che mi conoscevano già andarono in comune e dissero che volevano fare un laboratorio d’inglese con me. Si era appena insediata Chiara Molducci come assessore all’istruzione che mi chiamò e ci andai a parlare, mostrandole il materiale e mi ricordo che lei rimase molto colpita e disse che il comune era interessato a promuovere quest’idea”.

A settembre del 2009 nell’aula didattica del Museo Debora iniziò la sua prima lezione con quattordici bambini della scuola primaria, coronando il suo sogno di lavorare con i più piccoli.

“Facevo due ore di lezione – ricorda – poi delle letture in lingua aperte agli insegnanti e genitori, grazie anche alla collaborazione della biblioteca, che continua ancora oggi. Morale della favola la cosa è cominciata a crescere, ma non ci sono voluti duemila anni! I ragazzi poi andavano alle medie e mi dicevano: ci abbandoni così?”.

Una domanda alla quale si doveva dare una risposta: “Quindi – continua Debora – nel pomeriggio abbiamo istituito le lezioni anche per i più grandi per un totale di sessanta alunni suddivisi in cinque gruppi. Poi da circa tre anni abbiamo anche il corso baby per i 4-6 anni suddiviso in due gruppi, da quest’anno un gruppo per adulti e un laboratorio per famiglie che si tiene una volta al mese”.

Story Time è presente anche in altri comuni del Chianti: Tavarnelle, Barberino, Tavarnuzze e dal prossimo anno ad Impruneta. Da quest’anno insieme alla biblioteca parte anche un concorso per gli alunni del Comprensivo di San Casciano che offre in palio ai vincitori buoni per lezioni gratis.

Ciò che resta alla fine di questa intervista non sono i momenti importanti o i riconoscimenti ma il significato del lavoro di Debora.

“La più grande soddisfazione – ci spiega ancora – è quella di vedere le persone che ci riconoscono quando facciamo le uscite per il paese ed anche goffamente provano a parlare con i ragazzi in inglese. Oppure quando abbiamo fatto il progetto Acquolina ricordo dei turisti stranieri che si sono messi a scherzare con noi e sono rimasti a mangiare un gelato. Io poi sono contenta di lavorare con persone con le quali c’è intesa insieme al bellissimo rapporto che ho con i genitori che hanno capito l’importanza di questo progetto”.

Perché, dice in conclusione con grande convinzione, “l’inglese non è il fine ma è un mezzo per aprirsi al mondo e con questa consapevolezza lascio i ragazzi alla fine della terza media; quella di aver donato loro uno strumento per essere buoni alunni e cittadini del mondo”.

Silvia Luis