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L’italia nel settore oleo olivicolo sta attraversando un periodo molto difficile da almeno 10 anni. Dagli ultimi dati Istat la produzione di olio extravergine sta calando drasticamente anno dopo anno.
Il dato che più impaurisce è che nel totale produttivo solo il 10 % circa è una produzione di olio di alta qualità. Le cause sono molteplici: abbandono degli oliveti, mancanza di cultura nella trasformazione dell’olio, ma soprattutto le importazioni selvagge di olio proveniente da altri paesi senza nessuna certificazione o tracciabilità.
Allora la soluzione sarebbe secondo alcuni aumentare la superficie produttiva con tecniche “innovative” con cultivar estranee all’Italia e trasformare paesaggi unici come la Toscana o la Puglia come la Tunisia o Marocco.
In realtà se cio avvenisse si distruggerebbe un patrimonio olivicolo di 533 cultivar uniche al mondo, che solo l’Italia possiede, cultivar che producono un olio con un contenuto fenolico altissimo .
Il 29 settembre in occasione della Giornata Nazionale Dell’olio a Firenze indetta da Coldiretti ho potuto lanciare un messaggio positivo #salviamogliulivi a difesa della produzione di olio Italiano di Alta Qualità. Salviamoli!
Di Pietro Barachini