Articolo disponibile anche in: Inglese

La vigna è quella di Peppoli, adagiata su uno dei crinali più belli di tutto il Chianti Classico. Siamo a Mercatale, lungo la vecchia strada che dal paese porta verso il Castello di Gabbiano. Poi giù, verso il fondovalle, verso Greve in Chianti.

E’ un assolato pomeriggio dei primi di settembre. Il sole picchia, i lavoratori in vigna hanno quasi tutti un cappello per ripararsi dal sole. I grappoli di Sangiovese (questi nello specifico andranno a “costruire” il Chianti Classico) non sono ancora maturi al punto giusto. Qui si fa un lavoro di pre-selezione: se ne tolgono alcuni per rafforzare quelli che rimangono.

Ma non si buttano certo via: verranno utilizzati per realizzare il vino rosato. Lo stesso procedimento è stato effettuato pochi giorni prima nelle gloriose vigne del Tignanello, a pochi chilometri da qui. Sempre sul Sangiovese.

Qui i vigneti sono divisi in piccoli appezzamenti che includono due “gioielli”: i 57 ettari di vigneto Tignanello e i contigui 20 ettari del vigneto Solaia. Sangiovese e Cabernet (Sauvigon e Franc). “Questo lavoro preparatorio – ci spiega Stefano Carpaneto, che segue con attenzione ogni passaggio – è fondamentale”.

Quella del 2015 è stata una grande annata per il Tignanello (le bottiglie usciranno dalla cantina, pronte per la commercializzazione, nella primavera del 2017).

Questa del 2016? “Per adesso diciamo bene – dice Carpaneto incrociando le dita – ma saranno decisive queste settimane di settembre. Possiamo dare un giudizio definitivo solo quando abbiamo tutte le uve in cantina”.

Il sole inizia, piano piano, a calare dietro le colline. Il lavoro è quasi finito per oggi: tutti sanno che il Sangiovese è un vitigno straordinario quanto difficile. La cura con la quale viene seguito, in Antinori, è quella di un padre che accompagna il proprio figlio.

A fine settembre si vendemmierà. A seguire toccherà al Cabernet. Il Marchese Piero Antinori salirà in vigna per assaggiare l’uva. Poi andrà in cantina per seguire da vicino i primi mosti. E il grande viaggio del Tignanello 2016… avrà inizio.

Matteo Pucci